CIS

Ricette d’ascolto

Silvia Soverchia

Educatrice

Ricette d’ascolto

Tagliare la cipolla a fettine sottilissime

Lasciarle ammorbidire in acqua calda e aceto per mezz’ora.

Scolare le cipolle e lasciarle riposare su della carta assorbente.

Pelare i pomodori.

Tritare il chile e mescolare il tutto.

Condire con sale pepe e olio.

Decorare, se si vuole, con il prezzemolo.

Godere.

“Afrodita” Isabelle A.

Ho voluto iniziare il mio articolo proponendo una ricetta afrodisiaca cilena in onore della illustre scrittrice Isabelle Allende, che lei stessa ha rilegato in un suo ricettario di formule afrodisiache dedicato agli amanti di tutto il mondo senza distinzioni geografiche. Il libro contiene divulgazioni erotiche per “amanti che giocano, uomini spaventati e donne malinconiche”[1].

Qui mi focalizzo sugli “amanti che giocano”, intesi come coppia adulta che attraversa le varie fasi storiche ed evolutive della relazione: da quella dell’incontro, alla fase della convivenza, alla generatività[2], fino alla vecchiaia; tali per cui una relazione evolve in un arco temporale in cui si affrontano crisi, cambiamenti, modifiche e a volte rotture.

La coppia può trovarsi di fronte a stress prevedibili e imprevedibili che necessitano una rimodellazione e una mediazione fra i nuovi e vecchi bisogni. Comunemente le coppie che arrivano in consulenza sessuologica sono nate da un incontro e un allineamento armonioso che però, per diverse cause che si andranno ad elaborare, attraversano un momento di turbamento portato in terapia da chi dei due soffre maggiormente il disagio.

In primo luogo, la salute sessuale individuale e di coppia non deve essere pensata attraverso il concetto di “normalità” e “normatività”, ma intesa come condizione di benessere[3] .

“La normalità esiste ma a noi non interessa” è stato lo slogan che ha accompagnato questo percorso di Cis 2022\2024, che spiega quanto in consulenza le persone portino problematicità legate a stati ansiosi che le portano a non vivere serenamente l’intimità.

Le trasformazioni della società odierna nei valori che la percorrono e nei ruoli da vestire stanno incidendo anche il vivere la sessualità, che spesso viene consumata in modo frettoloso, standardizzato da un immaginario collettivo e dal raggiungimento dell’orgasmo come unico obiettivo. Immagine di un orgasmo influenzato dai video pornografici da sempre improntati su una prestazione virile per il maschio con un “fallo infallibile” e un orgasmo assicurato per la donna, contribuendo a promulgare false conoscenze e falsi miti.

Il modello di “maschio super dotato” è stato finora termine di paragone e di confronto per gli uomini e aspirazione per le donne. Tali convinzioni hanno creato delle insicurezze e vissuti di inadeguatezza che hanno portato singoli e coppie a esperienze di impotenza.

L’impotenza non coincide con una reale disfunzione sessuale[4]: è importante cogliere il disagio di chi porta tale difficoltà in una visione totalizzante per la persona, in quanto è così che essa si sente. Il sintomo che equivale alla malattia: “dottore non mi sento più un uomo\ non mi sento più donna”. Distinguendo le impotenze maschili e le impotenze femminili si sottolinea che solo negli ultimi anni si da attenzione anche al piacere femminile, criterio fondamentale in un’analisi della vita psico-affettivo-sessuale della donna, non più vista soltanto nella sua natura procreativa. L’impotenza indica il vissuto della persona e come si sente: impotente verso un disagio così grande da rendere debole, inerme e atterrato\a la persona stessa.

Il consulente sessuale va a lavorare sulla salute sessuale dei propri pazienti, non sulla normalità (o no) della condotta, senza contare che la normalità è culturale e cioè rispecchia il momento e la cultura in cui si vive. Stiamo vivendo un’epoca di cambiamenti e di rottura del modello androcentrico e questo tocca anche la sessualità e nello specifico l’atto sessuale: non più visto come atto diretto in primis alla procreazione, ma alla scoperta di se stessi e dell’altro in uno scambio reciproco di piaceri. Le relazioni sessuali maschili, femminili e di coppia sono molto complesse e influenzate oggi da molteplici fattori.

La normalità funzionale nell’ambito della sessualità non è più data dall’oggetto del desiderio ma dal sentire delle persona: ritagliare del tempo per ascoltare il nostro sentire in una data situazione o con una specifica persona può far emergere dubbi e domande che possono salvarci, o semplicemente ci possono spingere a chiedere aiuto.

Bibliografia:


[1]“Afrodita” di Isabelle Allende. Introduzione

[2]“Coppie oggi- intimità, distanza, complessità” Rivista di sessuologia a cura di Florini e Rifelli. pag. 35

[3]“Psicologia e psicopatologia della sessualità” di Giorgio Rifelli. Pag. 127

[4]“Impotenza maschile, femminile e di coppia” Giorgio Rifelli e Gabriella Rifelli. Pag 47

Scusa car3…vengo subito! – Definizione, Cause e Trattamenti dell’Eiaculazione Precoce

Dott.ssa Federica Mason

Medica e Chirurga Generale

Scusa car3…vengo subito! Definizione, Cause e Trattamenti dell’Eiaculazione Precoce

Eiaculazione Precoce (EP). Se si apre il DSM-5 si leggerà che si tratta di “una modalità persistente e ricorrente (da almeno 6 mesi) di eiaculazione che si verifica durante i rapporti sessuali, circa un minuto dopo la penetrazione e prima che l’individuo lo desideri”. Lasciando da parte il cronometro ciò che caratterizza questo disturbo e porta chi ne soffre a rivolgersi ad un3 specialista sono la mancanza di controllo sul momento eiaculatorio e le ripercussioni negative che questo ha a livello psicologico e/o relazionale.


È bene precisare che l’eiaculazione precoce è una delle disfunzioni sessuali più frequenti, specie in ambito eterosessuale, arrivando ad interessare tra il 20% e il 30% della popolazione mondiale maschile. Ma è sempre stato un problema? Nel 1948 Alfred Kinsey, uno dei padri fondatori della sessuologia moderna, aveva rilevato nei suoi studi che 3 uomini su 4 eiaculavano entro due minuti dall’inizio del rapporto penetrativo. Un’epidemia di eiaculazione precoce? No anzi, era considerato normale! Fu dopo i moti femministi del ’68, quando si iniziò a parlare di piacere femminile e le donne iniziarono a chiedere (giustamente) l’appagamento sessuale, che divenne un problema crescente. In ogni caso è certamente una disfunzione dei tempi moderni la cui percezione è correlata a fattori etnici e culturali.


Non tutte le Eiaculazioni Precoci sono uguali: Si parla di EP primaria se presente da sempre, fin dai primi rapporti; secondaria (o acquisita) se iniziata successivamente ad un periodo di rapporti con tempistiche considerate “normali”. Si può anche differenziare in generalizzata, ossia presente sempre, anche con divers3 partner, o situazionale se si manifesta solo con una specifica persona o in un determinato contesto (es. sesso in automobile). Un discrimine importante è se avviene prima o dopo aver cominciato la penetrazione: nel primo caso si definisce EP Ante Portam e compromette non solo il piacere di entrambi i partner ma anche la capacità riproduttiva dell’uomo.


Le CAUSE dell’EP possono essere diverse. Una quota minoritaria è correlata a fattori organici come Prostatiti e Sindrome del Dolore Pelvico Cronico. Soprattutto per le forme Primarie è possibile ipotizzare come causa un difetto di apprendimento nelle modalità e nei tempi di raggiungimento del piacere. Questo difetto andrebbe a crearsi già nell’attività masturbatoria per poi venire trasposto nell’attività sessuale con l’altro. La mancanza di esperienza, di confronto dialettico con le partner e l’instabilità affettiva favorirebbero il consolidarsi del disturbo. Più recentemente sarebbe stata avanzata l’ipotesi che, nelle forme di EP primaria, vi sarebbero delle alterazioni a livello neurobiologico che andrebbero a creare uno stato di eccitamento definito iper-erotico: gli uomini affetti dalla disfunzione infatti presenterebbero una disregolazione sia nel rilascio dell’ormone ossitocina sia nell’ attività di alcuni recettori per gli stimoli meccanici e termo-sensoriali localizzati a livello del glande. Tuttavia nella maggior parte dei casi, specie nelle forme Secondarie e/o Situazionali, le cause dell’EP sono da ricercare in fattori psicologici. Tali fattori sono a volte direttamente correlati al sesso come l’ansia per la performance che ci si aspetta di offrire durante il rapporto o nei confronti delle aspettative della partner, altre volte possono sembrare svincolati come stati d’ansia generalizzata o legata a stress lavorativo. L’interpretazione freudiana legge in questa disfunzione un timore nei confronti del genitale e del godimento femminile (la cosiddetta “vagina dentata”) per cui il soggetto cerca inconsciamente di porre fine quanto prima a una situazione percepita come pericolosa. Interpretazioni più recenti vedrebbero nell’EP una forma di aggressività passiva con cui l’uomo priverebbe del godimento la donna per manifestare nel sesso una rabbia inconscia nei suoi confronti.


SOLUZIONI. I primi trattamenti proposti a livello medico prevedono la diminuzione della sensitività peniena tramite creme anestetiche o circoncisione terapeutica. A livello farmacologico viene sfruttato uno degli effetti collaterali degli antidepressivi SSRI (Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina): la diminuzione della libido. Attualmente l’unico farmaco approvato in Italia è la Dapoxetina. Sono tuttavia in corso studi sull’’efficacia anche di altri farmaci come gli Inibitori della Fosfodiesterasi 5, solitamente usati per la Disfunzione Erettile, e il Tramadolo, un oppioide usato abitualmente nelle terapie del dolore. Considerata la frequente natura psicogena dell’EP è caldamente consigliabile un percorso psicologico o psicoterapeutico mirato. In tutti i casi caso è opportuno rivolgersi a Specialisti quali Medic3 Urolog3 e/o Psicolog3 con formazione in sessuologia clinica per un adeguato inquadramento diagnostico.

BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA


DSM-5 Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. American Psychiatric Association. 2013
“Premature ejaculation: an update on definition and pathophysiology”. M. Abu El-Hamd et Al. DOI: 10.4103/aja.aja_122_18


“Erectile Dysfunction and Premature Ejaculation in Homosexual and Heterosexual Men: A Systematic Review and Meta-Analysis of Comparative Studies” A. Barbonetti, S. D’Andrea , et Al. DOI:10.1016/j.jsxm.2019.02.014


“Sexual dysfunction in type III chronic prostatitis (CP) and chronic pelvic pain syndrome (CPPS) observed in Turkish patients”. N. C. Sönmez et Al. DOI: 10.1007/s11255-010-9809-5


“Ejaculatio praecox, erectio praecox, and detumescentia praecox as symptoms of a hypertonic state in lifelong premature ejaculation: a new hypothesis”. M. D. Waldinger. DOI: 10.1016/j.pbb.2013.12.004


“Regular penis-root masturbation, a novel behavioral therapy in the treatment of primary premature ejaculation”. Gong-Chao Ma, Zi-Jun Zou 1et Al. DOI: 10.4103/aja.aja_34_19


“Sessuologia Clinica. 3. Consulenza e terapia delle disfunzioni sessuali”. Libro. Giorgio Rifelli e Patrizia Moro Autori.

“Esiste il rapporto sessuale? Desiderio amore e godimento”. Libro. Autore M. Recalcati. Raffaello Cortina Editore. 2021


“Current and emerging treatment options for premature ejaculation”. M. Gul et Al. DOI: 10.1038/s41585-022-00639-5


“Dapoxetine and the treatment of premature ejaculation”. P. Sangkum, R. Badr et Al. DOI: 10.3978/j.issn.2223-4683.2013.12.01


“Sexological intervention on premature ejaculation”. C. San Martín Blanco. DOI: 10.1016/S1138-3593(15)30005-8