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La Sessualità in età senile

Annarita Lutzu

Psicologa, Psicoterapeuta

La Sessualità in età senile

Per “senilità” si intende l’ultimo ciclo di vita, quello della vecchiaia. Ma dove si colloca oggi l’età della senilità, a quanti anni diventiamo anziani?

Da una prospettiva biologica dipende in larga misura da fattori (stile di vita, livello di attività fisica, esposizione a stimoli fortemente stressogeni o eventi traumatici) che non riguardano esclusivamente la predisposizione genetica.

Anche il contesto sociale contribuisce a determinare l’età di ingresso nella senilità: in Giappone si situa intorno agli 80 anni, negli USA anche sotto i 60 anni. In Italia l’età senile si attesta intorno agli 85 anni per gli uomini e 82 per le donne (Gerontologia, 2018).

Da una prospettiva psico-sessuale, molte persone anziane godono di una vita sessuale attiva. Recenti dati riportano che tra il 50 e l’80%, degli uomini e delle donne ultrasessantenni, sono sessualmente attivi. In particolare, il 53% degli uomini e il 42% delle donne, tra i 60 e i 69 anni, e il 43% degli uomini e il 22% delle donne oltre i 70 anni hanno rapporti sessuali. (Mirone, 2022)

Tuttavia, altri studi evidenziano che, con l’avanzare dell’età, si sviluppa una progressiva diminuzione dell’interesse per l’attività sessuale (Taylor & Gosney, 2011). Le cause di questo cambiamento possono essere di diverso tipo: salute e aspetto fisico generale, fattori psicologici, disfunzioni sessuali e problemi pratici.

Recenti evidenze cliniche mostrano che ci sono disturbi che possono inficiare la sessualità maschile come: la disfunzione erettile (40% dei pazienti intorno ai 50-55 anni e il 50% degli over 70), l’ipertrofia prostatica benigna (circa 6 milioni di italiani) (Mirone, 2022). Problematiche e patologie che spesso sono dovute a uno stile di vita scorretto da giovani e da scarsi controlli urologici.

Nelle donne in post-menopausa, i problemi che originano dall’atrofia urogenitale (Dodero, et al., 2019)., che si manifesta con sintomi vaginali (prurito, secchezza, bruciore, dolore durante i rapporti sessuali) e urinari (frequenza, nicturia, urgenza, disuria), possono rendere meno desiderabile l’attività sessuale.

La capacità, ed il piacere, di fare sesso può esser compromessa da interventi chirurgici, a causa della presenza di neoplasie, talora traumatici, che possono diventare fonte di forte disagio psicologico, soprattutto se affrontati in solitudine.

Inoltre, non si può trascurare che fino alla fine del secolo scorso le persone anziane erano considerate “asessuate”, seguendo lo stereotipo che l’attività sessuale fosse un privilegio riservato esclusivamente ai “giovani e belli” (Capodieci, 2021) e talvolta, ancora oggi, questo pregiudizio persiste.

Gli attuali canoni estetici rendono difficile a uomini e donne, in età senile, che pure si sentono ancora in vigore, fare i conti con l’immagine che restituisce loro lo specchio. Talora, per molti uomini e, soprattutto, donne lo specchio riflette un’immagine non più piacevole, vi è una perdita dell’immagine corporea ideale, a scapito della capacità di sentirsi sessualmente attivi, attraenti e desiderabili.

Fatte queste premesse, preme porre in evidenza che l’attività sessuale, non solo può essere piacevole e dare godimento, ma fa bene alla salute anche in età anziana.

Sappiamo che il sistema cardiovascolare, respiratorio, immunitario beneficiano dell’attività sessuale e, essa ha può avere un impatto sul benessere psico-fisico e di coppia. Alcuni studi hanno evidenziato che, a tutte le età, l’attività sessuale è correlata a minore ansia e depressione. Questo accade perché durante l’eccitazione e l’orgasmo vengono rilasciati neurotrasmettitori e ormoni cosiddetti della felicità (ossitocina, dopamina, serotonina, endorfina). Inoltre, durante l’eccitazione aumenta l’afflusso di sangue ai genitali migliorandone il tono ed il trofismo.

Il termine “eccitazione” implica un piacere e un godimento reciproco del condividere l’esperienza sessuale collegata ai benefici appena descritti, senza i quali si può generare malessere sia fisico che psicologico.

Infine, non dimentichiamo che la salute sessuale è correlata a una buona salute fisica e psicologica e dall’interazione tra fattori ambientali, genetici, sociali, economici e culturali. Alcuni di questi possono essere modificati per promuovere il benessere fisico, psicologico e sessuale, in particolare della persona anziana. Si tratta di fattori legati a comportamenti correlati ad uno stile di vita che tenga conto di una sana alimentazione, attività fisica, limitazione del consumo di alcol e fumo.

L’età senile può essere un momento favorevole a modificare stili di vita disfunzionali al mantenimento di una buona salute fisica, mentale e sessuale.

Una sana sessualità implica piacere e godimento che prescindono dalla concezione classica di attività sessuale. Con l’avanzare dell’età ci si può orientare verso un concetto multidimensionale di sessualità. Il terapeuta sessuologo può aiutare la coppia a individuare modalità alternative funzionali a raggiungere il piacere.

Bibliografia

Capodieci, S. (2021). Sessualità in età avanzata. in Fondamenti di Sessuologia. Limena (PD): libreriauniversitaria.it edizioni.

Dodero, D., Frascani, F., Bernabei, G., Merlo, E., Locatelli, F., Recalcati, D., & Murina, F. (2019). Histological Modifications of Postmenopausal Vaginal Mucosa after Regenerative Solid State Laser Treatment: A Multicenter Study. Womens Health Wellness. 2019;5:099.

Gerontologia, S. I. (2018). 63° Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia. Roma.

Mirone, V. (2022). Rassegna stampa. Napoli: Università Federico II di Napoli.

Taylor, A., & Gosney, M. (2011). Sexuality in older age: essential considerations for healthcare professionals. Age Ageing. 2011 Sep;40(5):538-43.