CIS

Orgasm Gap

Cristina Audino

Psicologa

Orgasm Gap

La sessualità è un aspetto centrale della vita di molti individui e comprenderne il funzionamento in uomini e donne è di interesse per diversi studiosi. Un aspetto importante su cui soffermarsi è il piacere provocato e ricevuto durante l’intimità con un’altra persona. L’orgasmo viene considerato come picco massimo di piacere e qualora questo sia l’obiettivo del rapporto sessuale si evincono alcune differenze tra uomini e donne ma soprattutto emerge l’influenza di diversi fattori nella frequenza con cui si fa esperienza dell’orgasmo.

L’orgasmo è una delle fasi che caratterizzano la risposta sessuale fisiologica del soggetto ed è caratterizzato da contrazioni muscolari dell’area genitale che generano un rilascio della tensione sessuale e l’esperienza di sensazioni piacevoli, che risultano essere estremamente soggettive (Master e Johnson, 1966). Master e Johnson, nel loro studio riportano diversi modelli in cui sottolineano la variabilità tra individui dello stesso sesso e indicano una differenza sostanziale tra la risposta femminile e maschile. Questa diversità può essere influenzata dalla tipologia e dall’intensità di stimolazione che portano all’orgasmo. Infatti, non sempre, per le donne, una stimolazione appropriata porta all’orgasmo e molte donne che non lo sperimentano riportano di provare sentimenti negativi, come, ad esempio, inadeguatezza e fallimento (Wade et al., 2005). Inoltre, la capacità percepita dalla donna di raggiungere l’orgasmo è un prerequisito per sentirsi complessivamente soddisfatta (Fugl-Meyer et al, 2006).

In letteratura la discrepanza dell’esperienza dell’orgasmo tra uomini e donne prende il nome di “orgasm gap”. Frederick e colleghi (2017), hanno condotto uno studio in cui emerge che tale discrepanza dipende anche dall’orientamento sessuale. Nel loro studio riportano che il 95% degli uomini eterosessuali, 89% degli uomini gay, l’88% degli uomini bisessuali, l’86% di donne lesbiche, il 66% di donne bisessuali e infine il 65% di donne eterosessuali hanno dichiarato di raggiungere sempre l’orgasmo. In sintesi, gli uomini eterosessuali hanno riferito di avere orgasmi più frequenti rispetto alle donne lesbiche che a loro volta riferiscono di raggiungere l’orgasmo più frequentemente delle donne eterosessuali. Le donne che hanno raggiunto l’orgasmo più frequentemente riportano di aver ricevuto più sesso orale, di aver fatto sesso per più tempo e di essere soddisfatte dal punto di vista relazionale. Oltre a questo, riportano anche di chiedere più liberamente ciò che desiderano nel rapporto sessuale, di apprezzare il/la partner per qualcosa che ha fatto a letto, di fare sexting con il/la partner, di indossare lingerie sexy, di provare nuove posizioni sessuali, di stimolare la zona anale, di parlare o mettere in pratica fantasie sessuali e di impegnarsi in discorsi sexy ed espressioni di amore durante il sesso. Un altro aspetto importante è valutare l’impatto dei fattori socioculturali. È possibile che lo stigma contro la libera espressione del proprio desiderio sessuale da parte delle donne e la pressione per il ruolo attivo che devono assumere gli uomini durante il rapporto sessuale porti le coppie eterosessuali a mettere in atto meno comportamenti sessuali che hanno maggiore probabilità di suscitare l’orgasmo nelle donne. Inoltre, questo stigma può far si che le donne esplorino meno la propria sessualità, conoscano meno il loro corpo e che non sappiamo che cosa le porta all’orgasmo e che abbiano una maggiore difficoltà ad esprimere le proprie preferenze sessuali (Frederick et al., 2017). Lo stigma nei confronti del piacere femminile ha portato a far si che alcune persone diano più importanza all’orgasmo maschile rispetto che a quello femminile (Fahs e Frank, 2014), anche se per molti uomini la soddisfazione deriva anche dall’orgasmo di cui fa esperienza la partner. Nelle coppie lesbiche è possibile che ci sia uno stigma minore e che siano più capaci di capire meglio quale sensazione deriva dai diversi comportamenti e come queste sensazioni portino all’orgasmo. Inoltre, le donne lesbiche praticano più sesso orale, mettono in atto maggiore varietà sessuale e comunicazione, ponendo meno attenzione al sesso vaginale per il raggiungimento dell’orgasmo. Infine, è anche possibile che dentro al rapporto le donne lesbiche adottino norme sessuali per l’equità nel raggiungimento dell’orgasmo e che sia compresa la cultura del “turno” in cui sono più propense a generare e ricevere piacere a turno finché non c’è l’orgasmo (Frederick et al., 2017).

Questo ragionamento porta a pensare che l’assenza dell’esperienza orgasmica non sia associata a fattori organici e che donne eterosessuali possano fare esperienza di orgasmi più frequentemente. Riducendo i fattori socioculturali che possono impattare e incoraggiando uomini e donne ad assumere comportamenti sessuali più vari è possibile che ci sia un incremento della frequenza degli orgasmi in donne eterosessuali e quindi una maggiore soddisfazione, laddove ovviamente l’orgasmo sia il risultato desiderato.

Bibliografia:

Fahs, B., & Frank, E. (2014). Notes from the back room: Gender, power, and (in)visibility in women’s experiences of masturbation. Journal of Sex Research, 51, 241–252. doi:10.1080/00224499.2012.745474

Frederick DA, John HKS, Garcia JR, Lloyd EA. Differences in Orgasm Frequency Among Gay, Lesbian, Bisexual, and Heterosexual Men and Women in a U.S. National Sample. Arch Sex Behav. 2018 Jan;47(1):273-288. doi: 10.1007/s10508-017-0939-z. Epub 2017 Feb 17. PMID: 28213723

Fugl-Meyer, K.S., Oberg, K., Lundberg, P.O., Lewin, B., & Fugl-Meyer, A. (2006). Onorgasm, sexual techniques and erotic perceptions in 18- to 74-year-old Swedish women. Journal of Sexual Medicine, 3, 56–68. doi: 10.1111/j.1743-6109.2005.00170.x

Masters, W., & Johnson, V. (1966). Human sexual response. Boston: Little, Brown & Co.

Wade, L.D., Kremer, E.C., & Brown, J. (2005). The incidental orgasm: The presence of clitoral knowledge and the absence of orgasm for women. Women Health, 42, 117–138. doi: 10.1300/J013v42n01_07