Morena Moretti
ostetrica
Educazione all’affettività e alla sessualità
Educare alla sessualità e all’affettività significa promuovere la conoscenza e la consapevolezza delle proprie emozioni per riconoscerle ed imparare a gestirle, attraverso lo sviluppo dell’intelligenza emotiva.
E’ un approccio adeguato all’età e alla cultura riguardante le relazioni e fornisce informazioni scientificamente corrette, realistiche e non giudicanti. Offre l’opportunità sia di esplorare i propri valori e atteggiamenti, sia di sviluppare le competenze decisionali, comunicative e quelle competenze necessarie per la riduzione dei rischi.
L’educazione all’affettività e alla sessualità affronta il tema della sessualità come affettività, relazione, desiderio, rispetto, consenso e identità sessuale e non è solo un trasferimento di informazioni scientifiche.
Deve avere un approccio olistico che aiuta a far maturare nei bambini e negli adolescenti le competenze che li renderanno capaci di determinare autonomamente la propria sessualità e le proprie relazioni nelle varie fasi dello sviluppo.
I giovani devono essere sostenuti, rafforzati e messi in grado di gestire le proprie relazioni in modo responsabile, sicuro e appagante, attraverso un processo di empowerment, affinchè possano fare scelte informate e consapevoli e agire in modo responsabile verso sé stessi e gli altri.
Dalla pubertà gli adolescenti crescendo, mostrano curiosità verso la sessualità, guidati da un istinto innato, un bisogno fisiologico dovuto dall’esplosione ormonale e sul web cercano e trovano le risposte alle loro curiosità, grazie all’anonimato e alla libertà offerti.
Tra le maggiori attività svolte in rete dai ragazzi, rientra la visione di contenuti pornografici ed il Sexting, lo scambio di messaggi, immagini, video sessualmente espliciti, in alcuni casi il filmare e diffondere momenti di intimità senza il consenso dell’altra persona (revenge porn).
La pornografia, frutto della spinta naturale dell’eros umano, viene considerata dagli adolescenti un’utile strumento informativo e di esplorazione della propria sessualità, una fonte di idee e di ispirazione, favorendone una demistificazione.
Una parte enorme dei comportamenti sessuali adolescenziali si muove sulle piattaforme di messaggistica istantanea col pericolo di una diffusione senza controllo di questi materiali in rete, quindi vi è la necessità di affrontare queste tematiche con i ragazzi, per proteggerli da possibili pericoli.
Sembra emergere negli adolescenti, non solo il bisogno di vivere la propria sessualità con le regole della società di oggi, ma anche come questo si mescoli col bisogno di mostrarsi, di apparire e di essere apprezzati; molti vivono le proprie relazioni affettive sui social, a distanza, con i concetti di rapporto e di intimità praticamente annientati.
Uno degli aspetti più delicati dell’adolescenza, attorno a cui si concentrano molti interrogativi e dubbi, è spesso rappresentato proprio dalla sessualità e dall’evoluzione del proprio corpo, legato ad un cambiamento dell’immagine che si ha di sé stessi.
I contenuti proposti nell’educazione sessuale devono essere aggiornati con ciò a cui i giovani sono esposti continuamente con internet ed è necessario conoscere il punto di vista dei ragazzi e le loro reali esigenze, per fornire degli strumenti utili alla loro crescita personale, costruendo insieme l’incontro.
Oltre alle nozioni di informazione e prevenzione è necessario esplorare la definizione di sessualità e affettività, emozioni e sentimenti, la costruzione culturale dei generi, identità di genere ed orientamento sessuale.
Un’educazione sessuale inclusiva delle forme non convenzionali di sessualità e delle dinamiche sessuali presenti al di fuori dell’eterosessualità, come le identità LGBTQIA+, svolge anche un ruolo efficace nella prevenzione della violenza di genere e omofobia.
Trattare il concetto del piacere e dell’autoerotismo, l’utilizzo dei sex toys e della pornografia.
Entrare nelle relazioni e nella sessualità, nelle dinamiche racchiuse al suo interno, dell’importanza del rispetto, del consenso, parlare di controllo e di come distinguere una relazione sana da una relazione tossica o dipendenza affettiva.
Il tema della salute sessuale, intesa come stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale, non riguarda solo l’assenza di malattie della sfera sessuale, la salute sessuale e riproduttiva è un importante aspetto della crescita e dello sviluppo, in particolare in età adolescenziale, per evitare che patologie o comportamenti scorretti e dannosi possano compromettere la fertilità ed evitando conseguenze irreversibili.
Tutto ciò contribuisce alla crescita personale dei giovani anche rispetto al riconoscimento e alla gestione delle proprie emozioni, alla costruzione della propria identità per non lasciarli soli ad imparare alcune delle lezioni più importanti della loro vita.
Nell’affrontare i temi legati alla sessualità bisogna tener conto anche di tutte quelle sfumature che la circondano, perchè sessualità è relazione ed è anche affettività. Parlare della sessualità non può prescindere dal considerare quella dimensione legata al riconoscimento, comprensione e gestione dei sentimenti e delle emozioni che si sperimentano, sia nella sfera personale che interpersonale, al trovare delle modalità con cui esprimerli ed entrare in relazione con l’altro.
E’ una educazione alle relazioni, in cui insegnare a chiedersi cosa si vuole da una relazione, a chiarire le aspettative reciproche, a comunicare i propri confini e desideri, a riconoscere e gestire le proprie emozioni, influenzate da molteplici fattori, a promuovere la cura e l’amore per sé stessi e il rispetto per gli altri.
Riferimenti
http://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.3100.18PDL0146570.pdf
https://it.wikipedia.org/wiki/Educazione_sessuale
UNESCO. https://www.unaids.org/sites/default/files/media_asset/ITGSE_en.pdf
https://www.lindipendente.online/2021/11/24/litalia-ha-un-problema-con-leducazione-sessuale/
https://www.nssgclub.com/it/lifestyle/27877/educazione-sessuale-italia
https://www.thewom.it/culture/womfactor/educazione-sessuale-scuola-petizione
http://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.3100.18PDL0146570.pdf
Per approfondire consulta:
Standard per l’educazione sessuale in Europa Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS e BZgA.
Normativa dell’area Salute riproduttiva anno 2023
12/12/2023 Decreto ministeriale del Ministero della Salute: Rideterminazione della composizione del Tavolo tecnico di approfondimento delle tematiche relative alla procreazione medicalmente assistita (PMA)(pdf, 0.18 Mb)
09/06/2023 DECRETO del Ministero della Salute: Tavolo tecnico di approfondimento delle tematiche concernenti gli stili di vita per favorire la fertilità(pdf, 1.27 Mb)
08/06/2023 DECRETO MINISTERIALE del Ministero della Salute: Tavolo tecnico di approfondimento delle tematiche concernenti gli stili di vita per favorire la fertilità (pdf, 0.28 Mb)
Zanconi Samantha
Psicologa
Desiderio sessuale – Cause possibili della morte del desiderio sessuale negli adolescenti e analisi del sistema sociale
Dall’ultimo rapporto Censis-Bayer sui comportamenti sessuali degli italiani, si rileva che 1,6 milioni di persone tra i 18 e i 40 anni non fanno sesso: l’11,6 percento del totale (Censis, “Rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani”, 2019).
Oggi è un insieme di fattori a portare al ritiro dell’intimità, come spiega Vittorio Lingiardi: «Innanzitutto la vita online, per molte persone, giovani o meno, si è mangiata buona parte della vita offline. Il fatto che la vita di molti si sia virtualizzata e il contatto con “la brutalità delle cose”, per citare un’espressione usata dalla psicoanalista Lorena Preta, si sia rarefatto, rende probabilmente più ritrose, insicure e vulnerabili, anche narcisisticamente, molte persone» (S. Alliva, 2022).
Il problema sembra essere così diffuso che in superficie non sembra notarsi. Lo psicoanalista Luigi Zoja nel suo ultimo saggio, Il declino del desiderio (Einaudi, 2002) afferma che “la sessualità è stata una delle grandi protagoniste del XX secolo, ma oggi sembra essere avviata verso la dissoluzione, e in pochissimi ne parlano”. Il professore spiega le ragioni di questa recessione con una metafora: «Di fronte alle sempre maggiori libertà sessuali che la società civile ha conquistato, dagli anni ’70 in poi, l’uomo si ritira impaurito come uno scalatore che, arrivato in alto, si spaventa per l’abisso che proprio lui aveva voluto sfidare». A questo calo del desiderio, si somma il perpetuo stato di crisi, economico, sanitario, ambientale e geopolitico, a cui la storia recente ci ha abituato: «l’instabilità genera ansia e depressione, che sono le principali nemiche dell’eros». Nemmeno la rivoluzione digitale aiuta: «i social media generano frustrazione, con la loro imposizione di modelli irraggiungibili; le app di incontri condiscono il corteggiamento con un elemento freddo e l’esponenziale diffusione della pornografia online restringe le fantasie e spinge in un angolo le attività erotiche reali».
Il fatto che adolescenti e giovani adulti abbiano scarsissimo desiderio sessuale deve spronare i professionisti a domandarsi come mai in un’età in cui, biologicamente, questo dovrebbe essere al massimo, gli adolescenti si ritirano nel farvi esperienza.
I motivi come accennato sopra possono essere molteplici: la saturazione psichica, dovuta alla sovraesposizione a stimoli erotici “sopramassimali”, perché trasgressivi, di tipo visivo, specialmente su Internet, cui consegue un’eccitazione mentale marcata, che non si associa a una reale esperienza fisicamente gratificante; esperienze sessuali precoci e rapide, spesso promiscue, in cui il frequente scarico genitale non si accompagna a una parallela maturazione di un erotismo psichico di qualità.
Sembra che gli adolescenti non sappiano assaporare l’attesa, la distanza, il gioco della seduzione e della conquista; non hanno nemmeno mai provato l’emozione struggente per la nascita di un sentimento amoroso. Questi ragazzi eroticamente anoressici spesso non sanno nemmeno che cosa sia il gusto del gioco d’amore e della passione esclusiva. Lo ignorano – e a volte perfino lo deridono – non sapendo di aver perso una parte essenziale del gusto di sentirsi profondamente felici e vivi. Senza innamoramento, senza un’attrazione specifica per una singola donna (o uomo), il “sesso per il sesso” diventa ripetitivo e, per alcuni almeno, alla fine noioso.
«La libido non è che un’altra entità nella lista delle specie in via di estinzione, privata del suo habitat naturale, ovvero una situazione sociale che detta i suoi ritmi, i suoi interessi e i suoi legami», scrive D. Pettman, nel suo saggio “Ecologia erotica Sesso, libido e collasso del desiderio”, (Tlon, 2023). Secondo lo studioso, nella società attuale mancherebbe un ambiente favorevole alla sopravvivenza dell’erotismo e in ogni caso, la perdita del desiderio, a ogni età, è un segnale importante di crisi, su cui è necessario interrogarsi facendo sempre riferimento ai continui cambiamenti sociali che determinano i nostri comportamenti sessuali.
Bibliografia
Dominic Pettman, “Ecologia erotica”, Tlon, 2023.
Fondazione Censis, “Rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani”, 2019.
Luigi Zoja, Il declino del desiderio, Einaudi, 2002.
Simone Alliva, “Sesso? No, grazie. Cresce la generazione dei senza desiderio”, Espresso, 2022.
Michela Ballarini
Dottoressa in Psicologia Clinico-Dinamica
L’impatto della disabilità acquisita sulla sessualità
La sessualità è un aspetto fondamentale dell’esperienza umana, che abbraccia una vasta gamma di dimensioni emotive, fisiche e psicologiche. Essa include le percezioni di sé e del proprio genere, desideri, fantasie e comportamenti sessuali, i quali sono influenzati da fattori personali, sociali e culturali (Rieve, 1989). Le disabilità acquisite possono derivare da una varietà di cause, come incidenti, malattie, lesioni cerebrali, ictus e altre condizioni mediche che possono compromettere le funzioni fisiche, cognitive o sensoriali di un individuo. È perciò necessario prendere in considerazione come queste disabilità possano avere un impatto significativo sulla sessualità e sull’espressione sessuale delle persone coinvolte. Infatti, secondo un recente articolo, non essere in grado di esercitare pienamente la propria sessualità e non avere accesso a una vita piena di godimento sarebbe più invalidante della disabilità stessa (Míguez Passada, 2020). L’Osservatorio della Disabilità Fisica (ODF) spagnolo riporta che nel 2015, su 1.505.645 donne con disabilità fisico-motorie, il 6% presentava un’elevata soddisfazione sessuale mentre il 72% una bassa soddisfazione sessuale. https://repositorio.comillas.edu/xmlui/bitstream/handle/11531/1052/TFM000123
Nell’analisi qualitativa riguardante il modo in cui i soggetti con disabilità fisica acquisita vivono la propria sessualità bisogna considerare lo stigma a cui sono esposti. Gli individui con disabilità sono, infatti, comunemente visti come asessuati a causa di un’idea eteronormativa predominante del sesso e di ciò che è considerato naturale (Morales et al., 2016). Lo stigma può portare gli individui a interiorizzare i concetti di asessualità e può avere un impatto negativo sulla fiducia, sul desiderio e sulla capacità di trovare un partner, distorcendo la percezione che l’individuo ha di sé e della propria sessualità (Esmail et al., 2010).
In una recente analisi qualitativa sono state condotte alcune interviste per indagare l’esperienza della sessualità nelle persone con disabilità motorie acquisite (Sologuren-García et al., 2023). In particolare sono state indagate le dimensioni di genere (riguardanti la concezione dell’essere uomo/donna, ruoli, stereotipi e discriminazione), legame affettivo (riguardanti rapporti interpersonali e rotture relazionali), erotismo (riguardanti privacy, significato della sessualità, soddisfazione sessuale, masturbazione, pornografia, forme di espressione delle zone erogene, piacere sessuale, difficoltà negli incontri sessuali, educazione sessuale, educazione sessuale dell’équipe sanitaria), e riproduttività (riguardanti maternità e paternità e la possibilità di prendere decisioni in merito alla propria riproduttività).
Un risultato generale rilevato sia negli uomini che nelle donne, è costituito dalle maggiori difficoltà riscontrate negli incontri sessuali a causa della mancanza di mobilità. Molti dei partecipanti hanno dichiarato come la loro vita sessuale sia finita dopo aver sviluppato la disabilità anche a causa di limitazioni psicosociali come dolore, alterazioni funzionali, depressione, bassa autostima, discriminazione, esclusione, stigma e barriere socio-ambientali), mentre altri hanno cercato modalità alternative per esercitarla nella loro nuova condizione. È, infatti, emerso come man mano che la sensibilità veniva persa o diminuita nell’area genitale a causa della disabilità, essa aumentava in altre aree.
Inoltre la ricerca ha sottolineato come per le persone con disabilità di entrambi i generi sia importante costruire legami emotivi solidi che potenzino le loro relazioni interpersonali, essenziali per una maggiore fiducia in sé stessi ed una soddisfacente espressione sessuale.
Sono state poste in evidenza anche alcune differenze tra la sessualità maschile e femminile. Per quanto riguarda gli incontri sessuali, negli uomini i sentimenti di annullamento della propria sessualità deriverebbero principalmente da una concezione coitocentrica non riconoscendo altre forme di espressione sessuale. Tale concezione genererebbe sentimenti di frustrazione soprattutto in coloro che hanno perso sensibilità nella zona genitale. Per quanto riguarda le donne, invece, predominava una concezione più globale, che consentiva loro un maggiore benessere e soddisfazione.
Inoltre è stato dimostrato come le donne con lesione del midollo spinale, in cui la capacità sessuale è significativamente alterata, non presentano necessariamente disfunzioni sessuali e possono avere una vita sessuale attiva e piacevole, purché ricevano informazioni, istruzione e riabilitazione precoce (Merghati-Khoei et al., 2017).
Infine entrambi i generi hanno affermato che sia i governi che gli operatori sanitari non si siano interessati alla loro salute sessuale (Sologuren-García et al., 2023).
L’assenza di informazioni e di programmi completi di educazione sessuale e disabilità, si tradurrebbe perciò nel rafforzamento degli stereotipi e della discriminazione nei confronti delle persone con disabilità (Esmail et al., 2010; Sologuren-García et al., 2023). Per questo motivo una corretta educazione sessuale sarebbe necessaria affinché i soggetti possano sperimentare nuove forme di sessualità a seguito dello sviluppo della disabilità.
Bibliografia
Esmail, S., Darry, K., Walter, A., & Knupp, H. (2010). Attitudes and perceptions towards disability and sexuality. Disability and Rehabilitation, 32(14), 1148–1155. https://doi.org/10.3109/09638280903419277
https://repositorio.comillas.edu/xmlui/bitstream/handle/11531/1052/TFM000123
Merghati-Khoei, E., Emami-Razavi, S. H., Bakhtiyari, M., Lamyian, M., Hajmirzaei, S., Ton-tab Haghighi, S., Korte, J. E., & Maasoumi, R. (2017). Spinal cord injury and women’s sexual life: Case–control study. Spinal Cord, 55(3), 269–273. https://doi.org/10.1038/sc.2016.106
Míguez Passada, M. N. (2020). Discapacidad y sexualidad en América Latina: Hacia la construcción del acompañamiento sexual. Nómadas, 52, 133–147. https://doi.org/10.30578/nomadas.n52a8
Morales, E., Gauthier, V., Edwards, G., & Courtois, F. (2016). Masturbation Practices of Men and Women with Upper Limb Motor Disabilities. Sexuality and Disability, 34(4), 417–431. https://doi.org/10.1007/s11195-016-9445-9
Rieve, J. E. (1989). Sexuality and the adult with acquired physical disability. The Nursing Clinics of North America, 24(1), 265–276.
Sologuren-García, G., Linares, C. L., Flores, J. R., Mendoza-Mamani, K., Pilco, R. M., Escobar-Bermejo, G., Sotelo-Gonzales, S., & Palza-Portugal, G. (2023). Breaking the taboo: Qualitative analysis of the sexuality in people with acquired motor disability. BMC Psychology, 11(1), 380. https://doi.org/10.1186/s40359-023-01423-9
PATRIZIA SANTONI
Psicologa, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, Sessuologa clinica, Terapeuta EMDR
ASTROLOGIA E SESSUALITA’
Nell’universo tutto è energia. La Luna, come tutti sappiamo, provoca il fenomeno delle maree attraverso il moto intorno alla Terra ed è abitudine considerare le sue fasi per scegliere i giorni propizi per tagliare la legna, raccogliere erbe medicinali, seminare i raccolti o addirittura tagliare i capelli. Significa che nei secoli l’uomo ha ben compreso quanto la Luna ma anche i pianeti influenzino concretamente la vita reale con le loro energie.
L’astrologia è una scienza antichissima e fin dal 3000 a.C. in Mesopotamia si facevano previsioni in base alla posizione del Sole, della Luna e dei cinque pianeti più vicini alla Terra. I segni astrologici, come li conosciamo oggi, furono codificati addirittura dai babilonesi intorno al IV secolo avanti Cristo. Nell’astrologia si redige un Tema Natale utilizzando il giorno, mese, anno, ora e luogo di nascita ed il grafico, il cerchio che si produce, è composto da dodici case che descrivono simbolicamente ogni settore della vita.
La prima casa inizia con l’Ascendente: è la casa della personalità, della struttura fisica, della prima impressione, ciò che è osservabile, come ci si mostra e ci si comporta ed esprime al mondo esterno. Solo però con una più approfondita conoscenza, viene palesata la vera essenza dell’Io, rivelata dalla posizione del Sole del segno zodiacale di Nascita. La seconda casa è definita la casa del denaro, l’habitat naturale che ciascuno trova attorno a sé al momento della nascita, beni familiari, possibilità di acquisti o perdite. La terza casa indica i rapporti con l’ambiente sociale naturale, il grado di socievolezza, di comunicazione, le capacità oratorie. La quarta casa indica il rapporto con i genitori, la famiglia di origine, il desiderio di focolare domestico, le tradizioni, i beni immobili. La quinta casa rappresenta la sessualità, gli svaghi, le attività creative, il teatro, l’innamoramento, i figli. La sesta casa è in analogia con lo stato di salute, con le malattie, le cure, l’igiene personale, le diete, l’ordine, i dipendenti, il lavoro, la quotidianità. La settima casa testimonia il grado di apertura verso l’Altro, il modo di intendere la relazione stabile di coppia, il matrimonio ma anche le associazioni di affari. La ottava indica le eredità, i soldi guadagnati, l’idea della morte, la propensione per l’occulto, l’esoterico, il noir, le perversioni. La nona è la casa degli studi superiori, della filosofia, i viaggi, le esplorazioni, le avventure senza troppa organizzazione, la geografia, l’estero, la ricerca profonda del misticismo. La decima è la casa della realizzazione in ambito professionale, le ambizioni, le mete raggiunte, l’emancipazione e lo svincolo dalla famiglia di origine. L’undicesima casa è per antonomasia la casa dell’amicizia, della fratellanza, dei progetti, della modernità e apertura alle innovazioni, alla tecnologia e per finire la dodicesima è la casa dell’infinito, della religione, delle prove, dei dolori, delle malattie gravi, delle limitazioni, degli ospedali o carceri.
Nel fatidico attimo del primo vagito vengono “fotografati” ben dodici pianeti: Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone, Proserpina ed Eris che popolano il cielo e che con un gioco di variabili combinazioni favorevoli o disarmoniche in base ai gradi di distanza fra loro, determinano con le loro energie, le caratteristiche delle personalità. Ogni Pianeta, governatore di un Segno e di una Casa, porta in sé un Archetipo, un Elemento, una simbologia, influenze, forze che frenano o attivano in base alla Casa in cui si trovano a transitare, con moti, cicli, tempi, creando un mosaico evolutivo in costante movimento e mutamento. Nella filosofia dell’astrologia, ogni avvenimento, ogni ostacolo porta con sé la possibilità di una evoluzione della nostra Anima, una crescita spirituale e una presa di consapevolezza di noi stessi, delle nostre risorse, motivazioni, valori, specificità e unicità, capacità ed attitudini nella realizzazione più piena delle potenzialità natali in armonia con l’Universo.
L’astrofisica di fama mondiale Margherita Hack ha paragonato il cielo a un “vero e proprio immenso laboratorio di fisica che si srotola sulle nostre teste”. Il Tema Natale è pertanto una mappa del cielo, il nostro DNA astrologico, un linguaggio capace di rivelare l’Archetipo di ciò che la persona è nella sua totalità: corpo, mente, pensieri, pulsioni, bisogni, desideri, sentimenti ed emozioni, nel suo personale viaggio, esteriore ed interiore, in questa vita alla ricerca di Sé stesso.
La sessualità è relazione e ovviamente ogni individuo si avvicina all’Altro con ben peculiari caratteristiche e perciò dovrebbe essere preso in esame l’insieme del Tema Natale. L’unione inoltre dei due Cieli personali crea una Sinartria che indica, come si manifesterà, come sarà vissuta quella specifica diade, in ogni settore della vita, sessualità compresa. Ogni individuo infatti, pur portando nell’incontro con l’altro la propria individualità, tenderà ad esprimersi in modo diverso con partner diversi.
In questo articolo verrà presa in esame la sessualità in una lettura macroscopica.
Osservando il Tema Natale, è la quinta Casa che suggerisce, determina, l’espressione della sessualità di un individuo, l’importanza che le viene attribuita, quali saranno le sue tendenze, le sue predisposizioni, ma parlerà anche delle paure che può suscitare entrare in relazione intima con l’Altro. La quinta casa quando esprime al massimo l’Archetipo è autentica essenza vitale, energia pura, fonte di vita, vitalità incanalata negli eccessi e alla tendenza al godere dei piaceri della vita, pulsione alla riproduzione che si concretizza attraverso il sesso, sia come atto fisico che come atteggiamento mentale favorevole o contrario al desiderio di avere figli. È la casa delle passioni, del sesso come gioco, della libera espressione del desiderio come esplorazione e scoperta, del sentimento. L’eccesso, la disinibizione e la mancanza di limiti e freni porta all’ipersessualità, all’esibizionismo e al voyeurismo bonaccione.
Sia che la quinta Casa contenga lo stesso Sole o un altro Pianeta o che sia vuota, la sessualità, accettata o rifiutata, fa parte di ogni essere umano, ed è influenzata, che lo si voglia o meno, anche da una complessa attività ghiandolare ed ormonale: gli ormoni estrogeni che si formano nell’ovaio sono legati a Venere, mentre a Marte gli ormoni androgeni che si formano nel testicolo. Lesioni a pianeti o posizioni che stimolano, possono preannunciare pertanto disfunzioni organiche che si esprimono con problematiche sessuali.
L’individuo porterà nella relazione sessuale la personalità dell’Ascendente, l’essenza dell’Io Solare, la sensibilità della Luna, la comunicabilità di Mercurio, le caratteristiche relazionali di Venere, la pulsione di Marte, la convivialità godereccia di Giove, i freni ed inibizioni di Saturno, le illusioni o fughe di Nettuno e le ombre e perversioni di Plutone in un gioco infinito di aspetti che rendono l’individuo poliedrico e unico. La sessualità di ogni individuo, come suggerisce la Casa, può essere pertanto valutata e diagnosticata tenendo conto di affinità o incompatibilità nel complesso disegno del Tema Natale personale.
Se entriamo un po’ più nel dettaglio dell’interpretazione di alcune simbologie, la posizione di Venere ad esempio nella sessualità racconta come viene integrato il sentimento nella relazione, il suo approccio alla vita di coppia intesa anche nella quotidianità, nella convenzionalità, la capacità di amare, il calore e l’intensità dei sentimenti, l’atteggiamento edonistico, la ricerca del confort, il desiderio di serenità. Una Venere con segni di Terra è più alla ricerca della sensualità, di un erotismo naturale, semplice, senza complicazioni, preferisce la vita di coppia, un partner fisso, apprezza le carezze e i lunghi preliminari; il loro rischio è di sfiorare una aridità sentimentale per tabù sessuali, durezza moralistica, pignoleria. Una Venere di Aria avrà bisogno di stimoli continui e diversificati anche con connessioni intellettuali ed estetiche in una ricerca ragionata e narcisistica di affermazioni e ammirazioni. Una Venere di Acqua un senso di accudimento e protezione se Cancerine, maliziose ed estremamente erotizzata se Scorpione e stravagantemente romantica se Venere nei Pesci, mentre nel segno di Fuoco la ricerca sarà attraverso passioni divoranti, atteggiamenti virili, crisi ricorrenti e impulsività eccessive ed incostanti anche al limite del lecito.
L’astrologa Lisa Morpurgo, offre alcuni esempi per comprendere meglio alcuni esempi di possibili interpretazioni. Un individuo che abbia la quinta casa in Sagittario e Venere in Ariete, vedrà il sesso sotto il profilo dell’avventura, dell’esplorazione condotta con audacia e si potrà concedere degli amplessi per pura curiosità, accettando di correre qualche rischio. Chi invece ha una quinta in Toro ed una Venere in Cancro vivrà invece la propria sessualità in modo intenso ma più passivo con un forte desiderio di stabilità, quotidianità e rassicurazione. Un individuo con una quinta casa in Capricorno e una Venere in Bilancia potrebbe avere la tendenza all’autocontrollo, alla metodicità perdendo di spontaneità fino ad arrivare alla privazione della sessualità sostenendo una rigida castità. Una quinta casa in Scorpione e una Venere in Pesci può favorire invece una sensualità intensa, erotica senza inibizioni, con propensioni anche agli eccessi e con la tendenza a vivere relazioni segrete che ravviva lo spasmo erotico malizioso. Chi ha una quinta casa in Vergine ed una Venere in Vergine potrebbe esprimere talvolta una sensualità moderata e spesso pudica con una attenzione spiccata per l’igiene, la pulizia, introversione con tendenza al rimuginio, all’autocritica e atteggiamenti rinunciatari. Come si può ben comprendere, le combinazioni possono essere infinite.
Nella lettura di un Tema Natale va individuata ancora la posizione della Luna che indica il tipo di sensibilità che l’individuo porta nella relazione ma anche l’equilibrio emotivo, la femminilità, le intuizioni e le fantasie, la pigrizia. Forti valori Terra o Aria porterebbero portare in una relazione da una parte stabilità, sicurezza e concretezza, intelligenza e comunicazione ma dall’altra anche freddezza, egoismo, mancanza di empatia e superficialità. La Luna sensibilizza, predispone ad una notevole curiosità, emotività ad acuire le fantasie sul piano erotico, invita a recuperare nella memoria una certa sensorialità, un certo tipo di tatto come lo sfiorare i capelli, un certo odore di pelle, un profumo, un sapore. Una Luna molto forte in un Tema Natale può portare però anche ad essere passivi nella relazione, alla masturbazione vivendo la sessualità in private fantasie, a diverse forme di feticismo. Una Luna lesa in un Tema maschile può indicare cattivi rapporti con il femminile, disprezzo e diffidenza con un atteggiamento misogino.
La lettura di Marte nel Tema Natale simboleggia il membro virile come organo sessuale maschile e indica dove tende a concentrare nell’atto sessuale la sua carica di potenza. Un Marte troppo forte, sia in un tema maschile che femminile, concepisce un sesso ed una vita affettiva come un campo di combattimento in cui la competizione, gli ostacoli, i rifiuti giocano un ruolo di eccitanti positivi fino a rendere il partner mero strumento di piacere. L’istinto sessuale si manifesta in modo potente, imperioso che chiede di essere soddisfatto rapidamente e ciò induce a rasentare un comportamento aggressivo e violento in cui si tende a forzare li partner. Offre nella relazione competizione, iniziativa, conquista, dominazione, irruenza e una sistematica indifferenza verso il partner dopo l’orgasmo. Un Marte leso può produrre un disturbo come l’eiaculazione precoce, impotenza, vaginismo o frigidità o inclina a ripiegare sul culto di simbologie accessorie quali l’automobile o lo sport.
La lettura di un Tema Natale è molto complessa e si prendono in considerazione tanti tanti altri aspetti. Qui sono state esposte solo alcune nozioni che non hanno certo la pretesa di colmare l’interpretazione degli Archetipi di un Cielo per tentare di spiegare l’immenso Universo che compone l’essere umano.
Bibliografia: