18 - 06 - 2024

Marta Andreola

Psicologa

Videogiochi, contenuti sessuali e potere mediatico – Riflessioni a partire dal Trailer di GTA VI

Esiste un Mass Media che ci accompagna da molti anni e che passa inosservato, mimetizzato fra il clamore degli altri mezzi di comunicazione: il videogioco. Anche questo tramanda, rinforza e crea narrazioni. Questo articolo analizza i contenuti sessuali presenti nel trailer del videogioco Grand Theft Auto VI (GTA VI). GTA è una serie di videogiochi Open World di grande successo pubblicati da Rockstar Games a partire dal 1997 (Rockstar Games, 2013, 2015). Nei sette capitoli della saga, il giocatore deve compiere una serie di azioni per poter avanzare nelle missioni e scalare la gerarchia criminale della città. Grazie ad una grande libertà di scelta ed esplorazione, GTA contiene elementi di ludus, gioco strutturato da norme condivise dettate dalla trama, e paidia, attività basate sulla scelta spontanea del giocatore (Frasca, 1999, 2003). Il codice PEGI (Pan European Game Information, 2017) lo classifica come adatto solo ai giocatori maggiorenni per svariate motivazioni, fra le quali anche la presenza di scene sessuali esplicite.

Nella notte fra il 4 e il 5 dicembre è stato ufficializzato il trailer di GTA VI, che sarà rilasciato nel 2025. Nei primi secondi vengono mostrati alcuni panorami molto accurati di Vice City, che riprendono luoghi realmente esistenti della Florida. Al secondo 00:22 la vista si apre su una riproduzione di Palm Beach: i corpi sono rappresentati con grande accuratezza e si può qui osservare un uomo che immortala con il proprio smartphone i glutei di una donna. Al secondo 00:29, la scena si apre su un Night Club, elemento ricorrente nel mondo GTA e dove il giocatore può scegliere diversi tipi di interazioni, anche sessuali, con gli altri personaggi. Al secondo 00:41, una schermata ci indica la possibile presenza di un social network all’interno del gioco: nel testo leggiamo un riferimento al fenomeno dello sugar dating, un accordo relazionale di beneficio per entrambi i partner, basato sull’offerta di forme di sostegno economico in cambio di intimità sessuale e relazionale (Gunnarson, 2023). La figura che fornisce questo sostegno viene definita “Sugar Daddy” e la persona che ne beneficia viene chiamata “Sugar Baby”. Al secondo 00:44, troviamo una donna in costume da bagno che “twerka” sul tettuccio di una macchina. Il twerking è una forma di danza che enfatizza fianchi, natiche e cosce attraverso un movimento ondulatorio a ritmo di musica rap e hip hop (Santos Silva & Medeiros, 2022). Il suo nome deriva dall’abbreviazione dell’espressione “to work”, che indicherebbe un comportamento culturale agito propriamente. Nasce negli anni ‘90 a New Orleans, ma si diffonde come trend globale nel 2013, dopo la performance di Miley Cyrus agli MTV VMA, considerata da alcuni autori come un atto di appropriazione culturale che svaluta le origini di questo ballo, le cui radici affondano nella “Black Culture” (Gaunt, 2015; Santos Silva & Medeiros, 2022). Si tratta infatti di una forma di “kinetic orality”, definita da Cornel West (1989) come atto di affermazione concreto e quotidiano che la comunità nera ha scelto come risposta alle forme di ingiustizia istituzionale subite da parte dei bianchi. Infine, apprendiamo che per la prima volta nella storia del videogioco, il protagonista non sarà un maschio ma una coppia: al minuto 1:13 vengono ritratti in un momento di intimità.

In questo articolo abbiamo analizzato esclusivamente i contenuti sessuali presenti nel trailer di GTA VI, rintracciando cinque scene in un filmato della durata complessiva di un minuto e trenta secondi. L’esperienza di gioco proporrà al giocatore molti altri contenuti e interazioni. A prescindere dalla valutazione etica di ciascuno, con questo lavoro si intende sottolineare l’importanza, da parte di chi si occupa di sessualità, di acquisire consapevolezza sul videogioco come Mass Media. Negli anni l’attenzione si è concentrata sul tema della violenza nei videogiochi, nonostante il dibattito scientifico sia ancora in corso e i risultati in questo senso appaiano contrastanti, anche negli studi che si sono concentrati specificatamente su GTA (Beerthuizen, et al., 2017; Coyne, & Stockdale, 2021; Teng et al., 2011). Questa focalizzazione sui contenuti violenti ci ha portato a restringere la visione del videogioco, che può essere anche costruttore dell’immaginario sulla sessualità. L’unico modo per conoscere veramente il mondo del gaming è giocare: solo la conoscenza può permetterci di comprendere quante narrazioni ciascun videogioco veicoli e di quali contenuti si faccia portatore. Per diventare consumatori consapevoli, come spiega Matteo Bittanti (2019), bisogna comprendere che “sottovalutare l’impatto sociale [dei videogiochi, NDR] e la loro portata ideologica significa perdere di vista il fatto che mentre giochiamo ai videogiochi, i videogiochi ci giocano”.

BIBLIOGRAFIA

Beerthuizen, M.G.C.J., Weijters, G. & van der Laan, A.M. (2017). The release of Grand Theft Auto V and registered juvenile crime in the Netherlands.  European Journal of Criminology, 14(6) 751-765. DOl: 10.1177/1477370817717070

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Coyne, S. M., & Stockdale, L. (2021). Growing up with grand theft auto: a 10-year study of longitudinal growth of violent video game play in adolescents. Cyberpsychology, Behavior and Social Networking, 24(1), 11–16. https://doi.org/10.1089/cyber.2020.0049

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Gunnarson, L. (2023). The Allure of Transactional Intimacy in Sugar Dating. Sociological Perspectives: 1–17.

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Santos Silva, M. A. dos, & Medeiros, B. (2022). ‘This gave me a Mastodong’: A decolonial analysis of the Black twerking dancers in Mastodon The Motherload music video. European Journal of Cultural Studies, 25(2), 761-777. https://doi.org/10.1177/1367549421994242

Teng, S. K. Z., Chong, G. Y. M., Siew, A. S. C., & Skoric, M. M. (2011). Grand theft auto iv comes to singapore: effects of repeated exposure to violent video games on aggression. Cyberpsychology, Behavior, and Social Networking, 14(10), 597–602. https://doi.org/10.1089/cyber.2010.0115