Sara Ferretti
Antropologa ed Educatrice Sessuale
Il rito di iniziazione sessuale femminile come rito di consapevolezza del piacere e di sé stesse
Il rito di iniziazione sessuale femminile ha da lungo tempo simboleggiato, in varie culture e fin dall’antichità, quel momento di passaggio di una giovane donna che entra nel mondo adulto, lasciandosi alle spalle l’infanzia. Questo ha da sempre assunto un significato strettamente sociale, poiché con il menarca una ragazza diventa in grado di soddisfare il bisogno di riproduzione: ricopre quindi perfettamente il ruolo che, in quanto donna, la società le attribuisce. Con il seguente elaborato vorrei esporre come questo significato si sia modificato e come, nella società occidentale attuale, il rito di iniziazione sessuale femminile possa essere interpretato non solo come passaggio collettivo ma anche e soprattutto come avvio verso una trasformazione individuale e personale.
Come si è detto, i riti di passaggio segnano il cambiamento di un soggetto da uno status sociale, culturale, fisiologico ad un altro, attraverso un rituale che mette in scena in modo simbolico il cambiamento riguardante un ciclo della vita. Van Gennep, antropologo pioniere di questi studi, evidenzia che la loro funzione è mettere ordine sulla scena di una trasformazione e che l’esistenza del rito è una costante della società umana e la aiuta ad organizzarsi.
I riti di passaggio permettono di rafforzare il legame dell’individuo al nuovo gruppo sociale e, soprattutto, consentono di legittimarne il ruolo e il suo riconoscimento nell’ambito della comunità di appartenenza, proprio come avviene con il rito di iniziazione sessuale femminile. Afferma, infatti, lo storico Bruce Lincoln che la maggior parte dei riti di iniziazione femminile (che si svolgono con l’arrivo del menarca) sono atti trasformativi attraverso cui le giovani fanciulle acquisiscono nuove funzioni sociali e diventano portatrici di saperi e tradizioni antiche.
Per questa sua caratteristica sono tantissime ancora oggi le culture che narrano di rituali legati all’iniziazione sessuale femminile: nella tribù amazzonica Ticuna le giovani partecipano ad una vera e propria cerimonia che può durare dai tre mesi all’anno, periodo durante il quale le ragazze hanno diritto ad uno spazio privato nelle loro case per dedicarsi allo studio delle tradizioni della propria tribù; In India è il Ritusuddhi il rito celebrativo del menarca attraverso una festa in cui le giovani ricevono regali e indossano per la prima volta il sari a due pezzi; e ancora, in Giappone le famiglie celebrano l’arrivo della prima mestruazione delle figlie con un piatto tipico chiamato sekihan preparato con riso e fagioli adzuki , il cui tipico colore rosso è simbolo di gioia.
Se, come osservato, in alcune tradizioni rimangono ancora molto ancorati tra di loro i concetti di riproduzione, sessualità e fertilità, intesi come aspetti appartenenti alla sfera sociale e pubblica poiché la sessualità femminile ha valore soprattutto in funzione alla sua capacità riproduttiva, ecco che nella società occidentale contemporanea tutto ciò ha assunto anche altri significati. Infatti, in un occidente moderno in cui è la realizzazione dell’individuo ad essere al centro del panorama sociale, grazie alle lotte sociali femministe la sessualità femminile non è più strettamente connessa alla sola funzione riproduttiva, ma si è raggiunta la legittimazione di vivere la propria sessualità (e fertilità) anche come diritto alla ricerca del piacere. E’ in tal contesto, ovvero dove l’esplorazione individuale della propria sessualità diventa simbolo di emancipazione e trasformazione, che anche l’iniziazione femminile associata al momento del menarca può quindi essere considerata un rituale di passaggio verso un nuovo percorso di consapevolezza della propria identità in quanto donna, pronta ad esplorare i propri desideri, piaceri e bisogni sessuali.
L’ auto esplorazione così come la consapevolezza e la ricerca del proprio piacere sessuale che si attivano entrando nel mondo adulto della sessualità femminile possono essere considerati elementi caratteristici del rituale di iniziazione sessuale femminile poiché contribuiscono ad acquisire maggiore comprensione di sé stesse e dei propri desideri e favoriscono una positiva identificazione del proprio sé all’interno delle nuove fasi della vita e della società stessa. In antichità o in altre culture questo passaggio, come evidenziato precedentemente, avviene in base ad un riconoscimento da parte della comunità di appartenenza, ma nella società occidentale contemporanea la donna non ha più bisogno di una identificazione sociale di questo tipo per poter vivere la propria sessualità; sessualità femminile non significa più solo acquisizione della capacità riproduttiva, anzi, essa trova una sua nuova definizione ampliandone il significato grazie all’utilizzo di termini come ricerca del piacere e soddisfazione sessuale. L’autoerotismo, la contraccezione, la diffusione di pratiche sessuali non normative sono solo alcuni esempi dei traguardi raggiunti grazie ad una forte lotta nata in seguito ad una importante presa di consapevolezza del proprio diritto al piacere e al benessere sessuale.
All’interno di questa breve analisi, non posso, in conclusione, sottrarmi dal citare seppur sommariamente l’importanza che ha il ruolo dell’Educazione Sessuale all’interno del ciclo di vita di un individuo. E’ infatti grazie a questo approccio educativo che si valorizza il significato di benessere e piacere sessuale sopra citati come elementi fondamentali nella salute sessuale di una persona: l’individuo acquisisce conoscenza e consapevolezza delle emozioni proprie e degli altri, è in grado di privilegiare il benessere e il rispetto di sé e degli altri, apprende informazioni, competenze e valori positivi. Comprendendo, così, la propria sessualità, può goderne all’interno di relazioni sicure e gratificanti con un atteggiamento responsabile e consapevole, favorendo anche la costruzione, in fin dei conti, di società più eque.
Bibliografia:
Lincoln B., Diventare dea, Milano, Edizioni di Comunità, 1983
Van Gennep A., I riti di passaggio, Bollati Boringhieri, 2012
Vignola G., I riti di iniziazione: magici, sessuali e religiosi, Città di Castello (PG), Odoya, 2019
Standard per l’educazione sessuale in Europa, Centro Federale per l’Educazione alla Salute, BZgA (Germania) Colonia, 2010
Sitografia: