27 - 04 - 2025

Andres N. Langer

Psicologo e Psicoterapeuta in formazione

Disabilità e Sessualità: un’analisi verso l’inclusione.

Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, rientrano nella definizione di “sessualità” tutti gli aspetti relativi al sesso, l’identità di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità è vissuta ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, convinzioni, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, culturali, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali (WHO, 2006a).

La sessualità è quindi un aspetto fondamentale, molto articolato, dell’esperienza umana, un terreno di espressione dell’identità, dell’affetto e del benessere.

Tuttavia, nonostante Fabio Veglia, nel suo libro “handicap e sessualità: il silenzio, la voce, la carezza” affermi che il diritto all’espressione della propria sessualità sia un diritto inalienabile [..] di ogni persona di questo pianeta (Fabio Veglia, 2018); le persone con disabilità spesso affrontano sfide uniche e complesse nel perseguire una vita sessuale appagante, in parte a causa di barriere fisiche, sociali e culturali. In questo articolo, esploreremo le questioni legate alla disabilità e sessualità, esaminando le sfide, le iniziative inclusive e le prospettive future.

Persone con disabilità possono incontrare una serie di sfide che influenzano la loro esperienza sessuale. Barriere fisiche, quali limitazioni motorie o sensoriali, possono rendere difficile o impossibile l’accesso a informazioni sessuali, pratiche e servizi. La mancanza di risorse accessibili, inclusi strumenti e dispositivi specifici, può contribuire a isolare le persone con disabilità dalla sfera sessuale.

Inoltre, la percezione sociale e i pregiudizi spesso circondano la sessualità delle persone con disabilità, alimentando stereotipi che possono ostacolare la loro autostima e la loro capacità di intraprendere relazioni intime. La mancanza di consapevolezza e di educazione sessuale centrata sulla disabilità può contribuire a mantenere questi stereotipi e ad aumentare il divario nell’accesso alle informazioni cruciali.

Al giorno d’oggi la chiave per affrontare le sfide legate alla disabilità e sessualità risiede in un’educazione sessuale inclusiva. È essenziale integrare la sessualità nei programmi educativi per le persone con disabilità, offrendo informazioni accessibili, risorse specifiche e supporto emotivo. Gli educatori, i professionisti della salute e i familiari hanno un ruolo cruciale nell’aprire il dialogo sulla sessualità in modo rispettoso e consapevole.

Per superare le barriere fisiche e sociali, è fondamentale garantire un accesso equo ai servizi di supporto. Professionisti della salute, psicologi e terapisti specializzati nella sessualità e disabilità possono fornire consulenze personalizzate, aiutando le persone a comprendere e affrontare le loro esigenze sessuali in modo inclusivo e consensuale.

Le tecnologie assistive, come dispositivi di ausilio sessuale e altre innovazioni, possono offrire soluzioni pratiche per superare le sfide fisiche, contribuendo così a creare un ambiente più inclusivo e accessibile.

La promozione di una maggiore consapevolezza e la lotta contro gli stereotipi sono passi fondamentali verso la creazione di un ambiente più accogliente e rispettoso per le persone con disabilità. Le campagne di sensibilizzazione, i media e le rappresentazioni positive della sessualità delle persone con disabilità possono contribuire a rompere gli stereotipi esistenti e a favorire una cultura più aperta e accettante.

L’autodeterminazione è essenziale per garantire che le persone con disabilità abbiano il controllo delle proprie decisioni sessuali. L’autodeterminazione include il diritto di esplorare la sessualità in modo consapevole e consensuale, senza giudizi o costrizioni esterne.

Il cammino verso l’inclusione e l’empowerment delle persone con disabilità nella sfera sessuale è in costante evoluzione. Con lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate, l’accessibilità e l’adattabilità dei servizi sessuali stanno migliorando. L’impulso per una maggiore consapevolezza e accettazione delle diversità nella sessualità contribuirà a plasmare un futuro in ogni individuo, indipendentemente dalla disabilità, così che possa godere di una vita sessuale appagante e inclusiva.

In conclusione, la disabilità e la sessualità richiedono un approccio olistico che abbracci l’educazione, l’accesso ai servizi di supporto, la lotta agli stereotipi e il rispetto del diritto all’autodeterminazione, creare un ambiente inclusivo e aperto è fondamentale per garantire che ogni persona abbia la possibilità di esplorare la propria sessualità in modo consapevole, rispettoso e gratificante.

Per quanto riguarda l’Italia, come altri paesi, ha assistito a un aumento di attenzione verso il benessere sessuale delle persone con disabilità, cercando di sfatare tabù culturali e promuovere una visione più aperta e progressista sulla sessualità. In questo contesto, gli operatori sessuali specializzati stanno guadagnando riconoscimento per il ruolo cruciale che svolgono nell’offrire servizi mirati e consapevoli alle persone con disabilità. Gli operatori sessuali specializzati in Italia stanno cercando di colmare il divario tra le esigenze specifiche delle persone con disabilità e l’accesso ai servizi sessuali consapevoli. Questi professionisti non solo forniscono consulenza e supporto, ma cercano di personalizzare le loro pratiche per rispondere alle esigenze individuali dei loro pazienti, tenendo conto delle varie disabilità e delle diverse sfide fisiche e psicologiche che possono sorgere. Mentre in Germania, Olanda, Danimarca, Austria, Svizzera (tedesca) l’assistente sessuale come accompagnamento alla sessualità della persona disabile è un Sex Worker, accettato in questi paesi dove le prestazioni sessuali hanno una chiara e precisa regolamentazione in merito (Quattrini, 2014), la legislazione italiana in materia e di servizi sessuali è complessa e varia da regione a regione. Questa variabilità rende ancora più importante un dialogo aperto sulla sessualità delle persone con disabilità e sull’accesso ai servizi sicuri e consapevoli.

Bibliografia

Quattrini F. (2014), cosa è (e cosa non è) l’assistenza sessuale, in Loveability, Erickson (Ed) a cura di Maximiliano Ulivieri.

Vatrè F. e Agthe Dieserens C. (2012), Assistance sexuelle et handicap. Au désir des Corps, réponses sensuelles et sexuelles avec créativité, Lyon, Chronique sociale.

Veglia, F. (2018). handicap e sessualità: il silenzio, la voce, la carezza. FrancoAngeli (Ed.)

World Helath Organisation (Who), 2006a, from: https://www.who.int/health-topics/sexual-health#tab=tab_2