BARBARA TOMASSONI
Psicologa Psicoterapeuta
Sessuologa in formazione
Dirigente c/o Consultorio Familiare AST Ancona – Jesi
DA EDIPO A NARCISO: IL DEBUTTO SESSUALE
La relazione intrattenuta con il corpo, con il concetto di erotismo e con la sessualità da parte delle nuove generazioni ha subito delle trasformazioni significative. Modelli educativi familiari e sociali decisamente meno sessuofobici hanno ridotto le difficoltà di accettazione del desiderio e dell’impulso sessuale portati in dote dalle trasformazioni puberali. E’ cambiata la cultura, si sono trasformati i modelli educativi e si è modificato il modo di funzionare degli individui non più attanagliati da colpe, opposizione e trasgressione ma vittime di sentimenti più profondi e dolorosi: il senso di inadeguatezza, la delusione e la vergogna all’idea di non essere popolari, di essere inadeguati, di sentirsi brutti non solo esteticamente, ma costituzionalmente. In passato, all’epoca di Edipo, c’era il dispositivo della colpa interiorizzata che faceva sentire l’adolescente in torto rispetto al super-io, alla norma, al padre autoritario. Oggi, le problematiche adolescenziali riguardano la fragilità narcisistica, oggi il conflitto non è più tra l’io e il super-io ma tra aspettative elevate che si costruiscono durante l’infanzia in un iper investimento portato da mamma, papà, mass media e che in adolescenza rischiano di crollare di fronte alla realtà di un corpo con i suoi limiti. La spinta trasgressiva adolescenziale è stata sostituita dalla delusione. Se in passato la necessità di esprimere sè stessi, i propri ideali, il desiderio e la sessualità incontrava l’opposizione dell’adulto che limitava l’intenzionalità del bambino sin dalla più tenera età, oggi gli interlocutori più crudeli del passaggio adolescenziale sono gli elevati ideali da soddisfare durante l’infanzia. Se con Edipo si trattava di abbattere le rigide norme provenienti dalla cultura simbolicamente paterna e normativa, sessuofobica, oggi con Narciso, si è costretti a scendere a patti con l’alleanza percepita di bellezza, successo e popolarità, alimentata da modelli educativi familiari, ambienti reali e virtuali dove dominano l’anticipazione e la sovraesposizione delle esperienze. Le difficoltà nell’accettazione del nuovo corpo adolescenziale riguardano prevalentemente l’estetica e la bellezza piuttosto che l’erotismo e la sessualità. La ricerca della bellezza e della popolarità ha sostituito la ricerca del desiderio e dell’impulso sessuale. Oggi non si vuole possedere il corpo dell’altro, ci si innamora di più della propria immagine, è importante penetrare la mente dell’altro, non il suo corpo. Si ricerca una presenza costante nei pensieri del partner, degli amici e dei coetanei, che testimoni il proprio valore, la propria bellezza. Ecco perché contano molto di più i selfie e il sexting . Meno sesso e più post. Meno contatto fisico ma più contatti virtuali e scatti.
Il debutto sessuale avviene, spesso, in seno ad una dimensione di coppia il cui codice amoroso risulta diverso dal passato. Al tempo di Edipo c’era la coppia romantica che cresceva lungo un percorso lineare e prestabilito, si basava su ruoli, valori e mansioni socialmente definiti: suoi baluardi erano la durata e la stabilità del legame. Oggi, la coppia narcisistica risulta paritetica e fluida. Anche la scelta dell’oggetto d’amore ha subito delle trasformazioni: con Edipo rispondeva ad echi dei legami primari e, l’esperienza dell’innamoramento, degli sguardi amorosi rimandava a una sensazione di ritrovamento di antichi oggetti perduti. Oggi, la coppia deve essere una risorsa fondamentale alla realizzazione del sé quindi, lo sguardo che fa innamorare è quello tramite il quale ci si sente valorizzati, desiderati, rispecchiati e riconosciuti come soggetti autonomi con caratteristiche, aspirazioni e bisogni propri.
Il debutto sessuale sembra finalizzato al superamento delle preoccupazioni sulla funzionalità del proprio corpo e sulle proprie capacità di accendere il desiderio nell’altro. A decretare il momento giusto non è l’età anagrafica ma la consapevolezza più complessa che deve accompagnare la maturazione fisica, di solito sempre più precoce. La persona giusta è quella con la quale non si prova né vergogna né imbarazzo. Le caratteristiche richieste non sono doti eccezionali, bensì la possibilità di essere rassicurati rispetto al bisogno di valorizzazione e riconoscimento. Si concede una parte intima di sé a chi sarà auspicabilmente in grado di tutelare dalla mortificazione e dalla vergogna. Il confronto con il gruppo dei pari resta comunque centrale nella decisione di avere il primo rapporto. Talvolta l’impossibilità di rimandare risponde all’esigenza di non sentirsi indietro rispetto al percorso di sviluppo dei coetanei. Se gli amici vengono ricercati per confrontarsi in materia di corpo, relazioni amorose e sessuali, parlarne con i genitori resta ancora una certa quota di sano e fisiologico imbarazzo. Anche il genere è interpretato in modo più fluido. Non è necessario decidere una volta per sempre il genere della persona con cui scambiare effusioni sentimentali e amorose. Si è liberi di sperimentare anche con partner di entrambi i sessi.
Come terapeuti dobbiamo prendere atto che siamo di fronte ad una trasformazione di modelli e soltanto attraverso un processo di consapevolezza ed apertura riusciremo a capire e sostenere i nuovi bisogni portati dagli adolescenti.
Bibliografia
Lancini M. (2021). L’età tradita. Oltre i luoghi comuni sugli adolescenti. Raffaello Cortina Editore, Milano.
Lancini M. (2019). Il ritiro sociale negli adolescenti. La solitudine di una generazione iperconnessa. Raffaello Cortina Editore, Milano.
Cirillo L., Scodeggio T. (2019). Sessualità. Più sexting e meno sesso. In Lancini M., a cura di, Il ritiro sociale degli adolescenti. La solitudine di una generazione iperconnessa. Cap. 5, pp. 93-118. Raffaello Cortina Editore, Milano.
Baroni S., De Monte G., Gastaldi S., Riva E., Turuani L., Zanella T., (luglio 2018). Crescere nella coppia. Nuovi equilibri fra investimenti narcisistici e oggettuali. Rivista Minotauro.
Confalonieri E., Olivari M. G. (2017). Questioni di cuore. Le relazioni sentimentali in adolescenza: traiettorie tipiche e atipiche. Edizioni Unicopli, Milano.