12 - 05 - 2020

Dr.ssa Margherita Graglia
Psicologa-psicoterapeuta, sessuologa clinica e formatrice

La sessualità ai tempi del Covid-19: qual è il sesso sicuro?


Iniziamo con lo sfatare un mito romantico ed edulcorato sintetizzabile nella frase che molti di noi hanno sentito pronunciare: “nasceranno molti bambini”. A dire che vi sarebbe stata un aumento dell’intimità sessuale.
Questa situazione non è infatti una vacanza, ma uno stare a casa per proteggersi dalla pandemia.
Contrarre il virus è infatti un potenziale rischio per tutti noi, una minaccia che può comportare un aumento dell’ansia rispetto alla propria salute e a quella dei propri cari. E sappiamo che l’ansia mal si concilia con una sessualità serena e soddisfacente.
Questo un primo punto da tener presente, tanto più se uno dei partner vive situazione di rischio, ad esempio se ha continuato a uscire di casa per recarsi al lavoro, e magari svolge un lavoro sanitario.
Un altro aspetto che può incidere sulla sessualità è lo stato d’animo dovuto all’isolamento forzato che può comportare un incremento del malessere psicologico e quindi predisporre a sintomi depressivi con un conseguente calo del desiderio sessuale.
La sessualità ai tempi del Covid-19 può risentire pertanto di molteplici fattori.
Lo stare a casa può certamente favorire l’intimità se i partner convivono. L’intimità ha tuttavia bisogno di alcuni prerequisiti per realizzarsi. Un conto è stare in un appartamento che consente la privacy e l’alternanza di momenti da trascorrere insieme ed altri di solitudine, altra cosa condividere un monolocale, uno spazio ristretto insieme anche ad altre persone oltre al partner. Inoltre, occorre tener presente che vi sono anche coppie che non vivono insieme o che sono state separate proprio dall’emergenza sanitaria.
Altri fattori che possono interferire con la sessualità riguardano lo stress innescato ad esempio dalle condizioni di precarietà lavorativa, le preoccupazioni economiche, la conciliazione dello smart working con i lavori domestici, la cura dei figli o di persone non autosufficienti o con bisogni particolari. In sintesi, questa situazione di forzato isolamento può sia essere fonte di un rinnovato ritrovarsi per una coppia convivente, sia fonte di preoccupazioni personali e tensioni di coppia che possono ripercuotersi sulla sessualità.

A fronte del forzato isolamento una risorsa è rappresentata dalla sessualità on line.
La tecnologia digitale consente infatti di accedere alla sessualità anche non in presenza fisica, pensiamo al sesso telefonico, in chat, al sexting (scambio di testi e immagini erotiche). Rispetto a quest’ultima possibilità occorre però tener anche presente il potenziale rischio di revenge porn (invio a terzi di immagini erotiche senza il consenso della persona interessata) e il cyber bullismo che espone alle molestie sessuali.

In questa emergenza sanitaria, di potenziale rischio di contagio, possono emergere preoccupazioni anche per quanto concerne la sicurezza durante i rapporti sessuali: qual è il sesso sicuro? Come evitare la trasmissione del Covid-19 durante i rapporti sessuali?

Come sottolineato dalla guida pubblicata dal dipartimento per la salute di New York (covid-sex-guidance) è innanzitutto fondamentale essere a conoscenza della modalità di trasmissione del virus per prendere le giuste precauzioni. Il virus si trasmette da una persona infetta attraverso le goccioline emesse respirando, ad esempio quando si starnutisce o si tossisce, e attraverso il contatto diretto, ad esempio tramite le mani contaminate.
Quello che allo stato attuale sappiamo è:
– Non sono state ancora trovate tracce di Covid-19 nei liquidi seminali e vaginali;
– Sono state trovate tracce di Covid-19 nelle feci delle persone infette. Ne deriva che la pratica del rimming o anilingus sia controindicata nelle situazioni a rischio;
– Sappiamo che altri tipi di Coronavirus non si trasmettono in modo efficace tramite i rapporti sessuali.
Come riportato nella guida sopracitata, per quanto concerne i comportamenti sessuali ritenuti più sicuri, l’autostimolazione non espone a rischi, avendo l’accortezza di lavarsi le mani per 20 secondi e lavando adeguatamente eventuali giocattoli sessuali. Rispetto al sesso on line occorre disinfettare la tastiera del computer o il touch screen anche se non vengono condivisi con altri.
Se uno dei due partner è positivo o è a rischio occorre rispettare la distanza di sicurezza e quindi, per eliminare la possibilità di infettarsi, è raccomandato non avere rapporti sessuali in quanto l’intimità sessuale prevede la prossimità fisica o attività come il baciarsi con conseguente scambio di saliva.

Ma non è solo la sessualità a risentirne, anche la dimensione dell’affettività veicolata dal contatto fisico trova un limite nella sua espressione dalle regole del distanziamento sociale: partner, familiari e amici non conviventi non possono infatti in questo momento stringersi la mano, abbracciarsi. Un limite per tutti e in particolar modo per chi vive da solo, lontano dai propri “congiunti”, di qualsiasi “congiunzione”, consanguinea o affettiva, siano. Ecco che è importante individuare altre modalità per la vicinanza con gli altri, anche responsabilizzandosi sulla cura di sé e degli altri in questa situazione emergenziale.