02 - 03 - 2022

Dott. Marco Cunico
Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico, Direttore del Consultorio familiare Verona Sud,
Delegato Regionale CIS Veneto


PER SEMPRE!
(IL RAPPORTO CON IL TEMPO)

Che rapporto hanno con il tempo gli adolescenti?
Esiste per loro un passato, con i suoi aspetti negativi e positivi, in cui avere delle solide radici? Esiste l’idea di un futuro con delle mete importanti da raggiungere, in cui ci si può migliorare continuamente?
O vivono sospesi in un eterno presente in cui si deve avere e vivere tutto senza essere capaci né di aspettare né di gustare veramente nessuna esperienza?

Tutto è iperveloce, tutto cambia, ogni cosa viene subito sostituita perché è vecchia e superata (cellulari, computer, televisioni, …). Si è sempre in attesa dell’ultima novità, non perché l’oggetto sia necessario per le sue funzioni, ma perché è importante mostrarlo agli altri. Tanto più si è fragili dentro, tanto più si ha bisogno di ausili esterni (il vestito alla moda o di marca, il cellulare, il motorino, …) per reggersi.
Quali sono le logiche conseguenze che si creano?

Per esempio che rapporto hanno gli adolescenti con il denaro che non basta mai? Esiste ancora l’idea del risparmio per qualcosa di più importante che mi servirà in futuro (gli studi, la casa, …)?
E i genitori come gestiscono questa situazione (metto dei limiti, do tutto quello che posso perché se no poverino soffrirà nel confronto, costringo il ragazzo a fare dei lavoretti per capire la fatica e il senso delle cose, …)?
Le esperienze sono sempre più rapide, sono consumate più che vissute. E alla fine cosa resta?
Uno psicologo, Kelly, ipotizzava che abbinando vari ricordi di esperienze fatte, anche molto diverse tra loro, dentro di sé si sarebbe trovato il filo conduttore della propria personalità. Può avvenire ancora questo oggi, se spesso si fa tutto e il contrario di tutto e il contenitore interno assomigliano più che altro al carrello di un supermercato, dove conta solo che sia grande e pieno?
Che ricadute ha tutto ciò sul piano della famiglia, dell’amicizia, della coppia … i ragazzi possono aver in loro l’idea che qualcosa possa durare veramente per sempre?

Quello cioè che capita sul piano di realtà, nel rapporto con gli oggetti, siamo sicuri che non abbia ricadute sul piano relazionale?
Se con gli oggetti sperimento tutti i giorni che le cose sono subito vecchie e superate, che è più conveniente comprare qualcosa di nuovo, anziché ripararlo, non vivrò poi le stesse cose nei rapporti, non avrò gli stessi atteggiamenti con le persone?
Se, quindi, si litiga con qualcuno, diventa più facile cercare un nuovo amico/a o una nuova ragazza/o che impegnarsi per risolvere il conflitto (e questo vale già anche per tanti adulti).