Ilaria Macchitelli
Psicologa di comunità e psicoterapeuta in formazione
Per una decostruzione della monogamia
Introduzione
La sessuologia è una disciplina che punta ad approfondire, comprendere meglio e andare oltre le convenzioni sociali e la cristallizzazione di concetti e usi a cui si è abituati ad assistere; con questo articolo si intende fornire un quadro generale a livello nozionistico e teorico per quanto riguarda le non monogamie consensuali (NMC) o non monogamie etiche (NME). Una delle prerogative di chi opera in ambito sessuologico è (o dovrebbe essere) la capacità di andare oltre quello che è previsto e prevedibile, in modo da essere in grado di evitare di mettere in atto micro-aggressioni dovute a convinzioni personali, abitudini, ignoranza e scarsa padronanza di ciò che esce dal comune, andando a peggiorare la condizione di stress da minoranza di chi porta vissuti considerati differenti dalla norma.
Il sistema monogamo
Secondo la concezione monogama dello stare in relazione, esiste un unico vero amore che può e deve essere la chiave per una vita appagata e felice; questo meccanismo è apparentemente funzionale, ma di fatto si focalizza sui bisogni di una società che ci sprona verso la produttività e la proliferazione, e non sui reali bisogni e desideri delle persone che la compongono (Conley et al., 2013). La monogamia è una pratica, ma è soprattutto un sistema e nel sistema monogamo ci si nasce, tendenzialmente non viene scelto, semplicemente lo si apprende come giusto, sano e scontato (Barker & Langdridge, 2010). All’interno di questo sistema sono previsti una serie di passaggi: la scala mobile relazionale è un percorso che gradino dopo gradino conduce due persone che iniziano a frequentarsi all’obiettivo di una relazione monogama a tempo indeterminato, romanticamente e sessualmente esclusiva. Siamo cresciuti con questo modello, che è considerato la norma; pertanto, si dà per scontato che salire sulla scala mobile relazionale sia ciò che ogni persona adulta e matura dovrebbe volere (Grahran, 2017). Ma non sempre è così.
Le non monogamie
Per quanto riguarda la terminologia, sono necessarie alcune specifiche.
Poliamore e poligamia non sono sinonimi, anche se spesso vengono confusi. Il termine poligamia significa letteralmente “nozze plurime” e consiste nel matrimonio tra più persone; può essere talvolta praticata in maniera etica, ma bisogna considerare che in molte delle culture poligame, spesso il consenso non viene assunto come principio necessario come avviene nelle non monogamie etiche; quindi, non è da includere tra esse (Vasallo, 2019).
Le non monogamie etiche (NME) sono un concetto “ombrello” sotto cui stanno tutti gli stili relazionali che distano dalla monogamia e sono basati sul consenso. Tale stile relazionale è definito etico in quanto tutte le persone coinvolte sono consapevoli della dinamica in atto, delle regole, dei limiti e dei confini stabiliti (Easton & Hardy, 2014b; Fusi, 2015). Le NME possono assumere varie forme, quelle maggiormente discusse in letteratura sono:
- Poliamore: avere molteplici relazioni romantiche allo stesso tempo di comune accordo, con onestà e chiarezza, quindi con il consenso e la consapevolezza di tutti i soggetti coinvolti (Cardoso et al., 2021). Le relazioni poly possono avere delle gerarchie, delle policy, regole da rispettare e veti da non trascurare, potrebbero essere inclusi dei figli e delle convivenze. Il numero di persone coinvolte nelle relazioni poly varia e può includere triadi, “V” e polecole, all’interno delle quali i/le partner del/della proprio/a partner sono definiti metapartner. Il poliamore descrive uno stile di vita in cui avere più di un partner è possibile, significativo e legittimo.
- Relazione aperta, si riferisce ad una relazione diadica in cui si mantiene l’esclusività emotiva ma non sessuale, è concesso intrattenere relazioni sessuali extra-diadiche sempre con il consenso del partner (Matsick et al., 2013).
- Oscillazione o swinging, è descritta come pratica sessuale ricreativa in cui una coppia concorda su attività sessuali (non emotive) extra-diadiche, di solito a feste o situazioni sociali, a cui partecipano entrambi i partner.
- Anarchia relazionale (in inglese abbreviata come RA) è la pratica di formare relazioni che non sono vincolate da regole fisse. Va oltre il poliamore, postulando che non ci debba essere una distinzione formale fra diversi tipi di relazioni. Gli anarchici relazionali hanno un approccio flessibile nel quale tutto è permesso per accordo reciproco.
All’interno della comunità poliamorosa, si utilizza il termine compersione: si intende uno stato di gioia empatica provato in risposta all’interazione romantica e sessuale del proprio partner con un’altra persona esterna alla coppia (Wolfe, 2003). Compersione e gelosia potrebbero sembrare due costrutti opposti ma è stato visto come questi possano convivere; infatti, anche se le relazioni romantiche e sessuali con altri partner non sono vietate all’interno delle non monogamie etiche, questo non esclude la possibilità di sperimentare gelosia (Deri, 2015). La compersione è considerata le risposta ideale alle relazioni del proprio partner e la comunità non monogama lo considera un obiettivo di crescita personale da raggiungere (Hunter & Stockwell, 2021).
Conclusione
Questo articolo vuole porre l’attenzione su un obiettivo, ovvero che la monogamia diventi una scelta libera se e solo se vista come è un’opzione consapevole e presa valutando tutte le possibilità. Con il termine mononormatività s’intende proprio questo: un sistema in cui la monogamia è la norma e viene stigmatizzato e rifiutato tutto ciò che non rientra in questo canone. La patologizzazione delle persone poliamorose è una conseguenza della mononormatività, e anche i professionisti della salute mentale possono non essere esenti da questo bias: a meno che non si faccia un lavoro di decostruzione personale circa le nostre sovrastrutture culturali e sociali, siamo tutti e tutte potenzialmente investiti dalla credenza che ci sia qualcosa che non va nel desiderare accanto più di una persona (Conley, Moors, et al., 2013).
Nella società odierna si è abituati ad associare l’impegno all’esclusività sessuale: questo sminuisce tutta la varietà di modi altrettanto validi e importanti con cui si può stare vicini a qualcuno per dimostrare la propria lealtà, la propria stima, l’affetto, il sostegno e l’impegno che si vuole investire nel rapporto che si sta costruendo insieme (Sandbakken et al., 2021).
Bibliografia
Barker, M., & Langdridge, D. (2010). Whatever happened to non-monogamies? Critical reflections on recent research and theory. Sexualities, 13(6), 748–772.Cardoso et al., 2021
Conley, T. D., Moors, A. C., Matsick, J. L., & Ziegler, A. (2013). The fewer the merrier?: Assessing stigma surrounding consensually non‐monogamous romantic relationships. Analyses of Social Issues and Public Policy, 13(1), 1-30.
Deri, J. (2015). Love’s refraction: Jealousy and compersion in queer women’s pol yamorous relationships. University of Toronto Press.Eatson D.; Hardy J. (2014), La zoccola etica. Guida al poliamore, alle relazioni aperte e altre avventure, Bologna, Odoya srl
Fusi, C. (2015). Amori snodati. Guida alle relazioni non convenzio-nali. Bologna: Odoya.
Gahran, A. (2017), Stepping Off the Relationship Escalator: Un-common Love and Life.
Hunter, G., & Stockwell, A. (2021). Toward a behavior-analytic understanding of jealousy and compersion in romantic and sexual relationships. European Journal of Behavior Analysis, 23, 78 – 108
Sandbakken, E. M., Skrautvol, A., & Madsen, O. J. (2021). ‘It’s my definition of a relationship, even though it doesn’t fit yours’: living in polyamorous relationships in
a mononormative culture. Psychology & Sexuality, 1-14.
Vasallo, B. (2018), Monogamous thinking, polyamorous terror. Madrid: Oveja Roja.
Wolfe, L.P. (2003). Jealousy and transformation in polyamourous relationships. Doctoral dissertation, The Institute for Advanced Study of Human Sexuality, San Francisco, CA.