Autore: Keely Kolmes. Traduzione e adattamento: Giuliana Proietti
Pubblichiamo la traduzione del Consenso Informato sui Social Media di Keely Kolmes come spunto di riflessione su eventuali passaggi che riguardano i social media e la nostra pratica professionale, che eventualmente potremmo aggiungere ai consensi informati che facciamo firmare ai nostri pazienti. Saremmo lieti di condividere le vostre opinioni su questo testo sulla Pagina Facebook di Sessuologia News.
Consenso Informato sui Social Media (di Keely Kolmes). Questo documento riguarda le regole relative all’uso dei Social Media nella mia pratica clinica. Si prega di leggerlo al fine di comprendere l’uso da me fatto di Internet, come professionista della salute mentale, e capire cosa ci si può aspettare dalle interazioni che possono avvenire tra noi su Internet. Se si hanno domande su qualsiasi argomento all’interno di questo documento, si prega di parlarne in seduta. Queste regole potranno cambiare, nel caso di sviluppo di nuove tecnologie e cambiamenti di Internet. In questo caso, specificherò in forma scritta ogni cambiamento e farò avere una copia aggiornata di questo documento.
Richiesta di amicizia. Non accetto amici o richieste di contatto da ex pazienti e pazienti attuali su qualsiasi sito di social networking (Facebook, LinkedIn, ecc). Credo che aggiungere i pazienti come amici o contatti su questi siti possa compromettere la loro riservatezza e il rispetto della loro privacy. Ciò potrebbe inoltre confondere i confini della nostra relazione terapeutica. Se si hanno domande su questo argomento, si prega di parlarne in seduta.
Ho una pagina Facebook per la mia pratica professionale per permettere alle persone di condividere i miei post e le mie attività recenti con altri utenti di Facebook. Tutte le informazioni condivise su questa pagina sono visibili anche sul mio sito.
Mi fa piacere che lei visiti la mia Pagina Facebook e legga o condivida gli articoli postati lì, ma non accetto i pazienti come fan della pagina. Credo che avere i pazienti come fan di Facebook possa compromettere la privacy del paziente e voglio qui esplicitare che nella lista dei fan della mia pagina Facebook non è possibile trovare i nomi dei miei pazienti. Inoltre, il Codice etico dell’associazione degli psicologi americani ha vietato che i terapeuti possano richiedere testimonianze da parte dei pazienti. Ritengo inoltre che il termine “fan” si avvicini troppo alla richiesta implicita di sostegno pubblico alla mia pratica professionale. E’ possibile ricevere gli aggiornamenti via RSS, senza diventare Fan e senza creare un link visibile e pubblico alla mia Pagina. Questo è ciò che suggerisco caldamente di fare.
Following. Pubblico un blog sul mio sito Internet e posto notizie di psicologia su Twitter. Non mi aspetto che i miei pazienti mi seguano sul blog o su Twitter. In ogni caso, se i pazienti usano un nome riconoscibile su Twitter ed io mi dovessi accorgere di un paziente che mi sta seguendo, è possibile che io voglia discutere brevemente con lui del possibile impatto che questo potrebbe avere sulla nostra relazione terapeutica.
La mia preoccupazione principale è la privacy dei pazienti. Se i pazienti condividono questa preoccupazione, ci sono modi più privati di seguirmi su Twitter (ad esempio utilizzando i feed RSS o una lista bloccata su Twitter), il che eliminerebbe un link pubblico del paziente sui miei contenuti. Prima di decidere di seguirmi, i pazienti dovrebbero riflettere sulla loro privacy.
Specifico inoltre che non seguo chi mi segue. Seguo solo altri professionisti della salute su Twitter e non seguo i pazienti attuali o ex pazienti sui blog o Twitter. Credo infatti che visualizzare i contenuti online dei pazienti fuori dell’ora di terapia possa creare confusione fra quanto riguarda ciò che è stato fatto come parte del trattamento e ciò che ho fatto per soddisfare la mia curiosità personale. Inoltre, visualizzando le attività online dei pazienti senza il loro consenso e senza il loro esplicito accordo per raggiungere uno scopo specifico potrebbe avere un’influenza negativa sul rapporto terapeutico. Se ci sono aspetti della vita online dei pazienti che essi desiderano condividere con me, li prego di parlarne in seduta, in modo da poterle esplorare insieme, durante l’ora di terapia.
Interazioni. Si prega di non utilizzare SMS (messaggi di testo di telefonia mobile) o messaggistica sui siti di social networking come Twitter, Facebook o LinkedIn per contattarmi. Non usare commenti sul blog, @risposte, o altri mezzi per contattarmi online, quando c’è una relazione terapeutica in corso o vi è stata in passato.
Contattarmi in questo modo potrebbe compromettere la riservatezza del paziente. Questi scambi possono essere usati come prove medico legali e possono essere archiviate in dossier riguardo alle condizioni di salute del paziente. I pazienti che desiderano contattarmi fuori delle ore di terapia possono usare il telefono, che è il modo migliore. Il secondo modo, per contatti veloci e di tipo amministrativo, come ad esempio cambiare un appuntamento, è inviarmi una mail a… Vedere la sezione email più in basso per ulteriori informazioni.
Uso dei motori di ricerca. NON è parte della mia normale attività cercare i pazienti su Google o Facebook o su altri motori di ricerca. Eccezioni estremamente rare possono verificarsi in periodì particolari, di crisi. Se sospetto che il paziente sia in pericolo e non vi sono stati contatti con me nei modi abituali (il paziente non viene agli appuntamenti, non telefona, non scrive) è possibile che io faccia una ricerca via Internet (per rintracciare il paziente, le persone a lui vicine o assicurarmi del suo stato di salute), necessaria per il benessere del paziente. Si tratta di situazioni eccezionali di cui il paziente verrà informato dettagliatamente nell’incontro successivo.
Google Reader. Non seguo i miei pazienti passati ed attuali su Google Reader e non uso Google Reader per condividere articoli. Se vi sono questioni che i pazienti desiderano discutere con me e che ritengono importanti per la terapia (notizie o cose create dal paziente), suggerisco di parlarne in seduta.
Business Review Sites. Il paziente può trovare ciò che riguarda la mia pratica professionale su siti come Yelp, Healthgrades, Yahoo Local, Bing, o altri siti che elencano le attività professionali. Alcuni di questi siti hanno dei forum nei quali gli utenti valutano i professionisti e stilano recensioni. Molti di questi siti prendono notizie dai motori di ricerca e compilano automaticamente delle liste, anche senza che gli interessati si siano volontariamente aggiunti a tali liste. Se i pazienti dovessero trovare il mio nome su una di queste liste, vorrei far sapere che NON desidero testimonianze, valutazioni o recensioni da parte dei miei pazienti. Il codice etico dell’American Psychological Association stabilisce nel principio 5.05 che non è etico che lo psicologo solleciti tali testimonianze. “Gli psicologi non devono sollecitare testimonianze da parte dei pazienti attuali o da parte di altre persone che, a causa delle loro particolari condizioni, sono vulnerabili ad influenze non dovute”. Naturalmente i pazienti hanno il diritto di esprimersi su qualsiasi sito desiderino. Non risponderò ad alcuna di queste recensioni, positive o negative che siano. Raccomando al paziente di avere cura della sua privacy allo stesso modo in cui mi impegno io come terapeuta. Inoltre, se il paziente dovesse pensare di comunicare in questo modo i propri sentimenti riguardo alla terapia, deve essere informato che potrei anche non vedere mai questi contenuti. Dal momento che abbiamo una relazione terapeutica, mi aspetto che i pazienti parlino dei loro sentimenti e delle loro reazioni direttamente in terapia. Questa è una parte importante della terapia, anche se si pensa che possa essere inutile. Niente di tutto ciò vuole rappresentare un impedimento per il paziente di voler condividere la terapia che sta seguendo con me, ovunque e con chiunque.
La riservatezza significa che il terapeuta non può divulgare i nomi dei propri pazienti e che il codice etico gli vieta di richiedere tali testimonianze. Il paziente è libero di raccontare a chiunque desideri il nome del terapeuta e le sue impressioni sul trattamento ricevuto, in qualsiasi forum di sua scelta. Se sceglie di scrivere qualcosa su un sito di recensioni professionali, il paziente dovrebbe tenere a mente che in questo modo sta divulgando informazioni personali in un forum pubblico. Si raccomanda in questi casi di creare uno pseudonimo che non sia collegato alla propria email o al network dei propri amici, per proteggere la propria privacy. Se il paziente ritiene che il terapeuta abbia fatto qualcosa di nocivo o di immorale e non se la sente di parlarne con il terapeuta stesso, è possibile contattare l’Ordine degli Psicologi, che giudicherà sui servizi offerti, decidendo anche sull’iscrizione all’albo del terapeuta.
Localizzazione. Se si utilizzano servizi basati sulla localizzazione sul proprio cellulare, è bene essere a conoscenza dei problemi di privacy relazionati all’utilizzo di questi servizi. Non indico la posizione del mio studio su vari siti come Foursquare, Gowalla, Loopt, ecc. Tuttavia, se il paziente ha un GPS abilitato sul suo dispositivo, è possibile che altri possano supporre la terapia in corso, a causa della frequentazione della zona dello studio su base settimanale. Si prega di essere consapevoli di questo rischio se si usano intenzionalmente questi dispositivi o si ha una app LBS attiva sul telefono.
Posta elettronica. Preferisco usare le e-mail solo per organizzare o modificare appuntamenti. Non scrivere contenuti correlati alle sedute di terapia, dato che la posta elettronica non è completamente sicura o riservata. Se si sceglie di comunicare con me tramite e-mail occorre essere consapevoli del fatto che tutte le email vengono conservate nei registri del provider Internet del paziente e del terapeuta. Sebbene sia improbabile che qualcuno possa guardare questi registri, essi sono, in teoria, disponibili per essere letti dagli amministratori di sistema del provider di servizi Internet. Si dovrebbe pertanto sapere che tutte le email inviate al terapeuta e tutte le risposte ricevute vengono conservate.
Conclusione. Grazie per aver dedicato del tempo a leggere questo documento per l’uso dei social media da parte del terapeuta. Se si hanno domande o dubbi su tali politiche e procedure, o per quanto riguarda le potenziali interazioni via Internet, il paziente è pregato di parlarne in seduta, in modo da poterne discutere.