02 - 11 - 2020

Dott. Marco Cunico
Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico, Direttore del Consultorio familiare Verona Sud,
Delegato Regionale CIS Veneto

COSA C’E’ OLTRE LA PORTA? (IL FUTURO)

Il futuro come viene vissuto? Viene visto ancora dagli adolescenti come un tempo, o potremmo anche dire un luogo, dove i propri sogni trovano compimento?
Oggi, si vive sempre più in un indefinito presente, dove passato e futuro si mescolano continuamente e, bombardati da ogni parte da stimoli e chimere, si fa sempre più fatica a scegliere e a saper posticipare la realizzazione dei propri desideri.
Molti ragazzi raccontano di non aver fatto fino ad oggi delle vere e proprie scelte, basate su ciò che si ritiene veramente importante per sé, ma di aver semplicemente colto per strada le tante occasioni che la vita ha offerto (scuola, sport, amicizie, …); un po’ come cogliere i fiori che ci sono in un prato, ma, di fatto, continuando a girare in tondo.
D’altra parte c’è qualcuno che oggi spinge i ragazzi a fare sogni e progetti importanti e a lungo termine? L’idea che, soprattutto, i mass media alimentano è quella di un futuro difficile, fragile e incerto, dove il lavoro (e con esso l’autonomia e l’autostima) può essere solo precario e la famiglia di sicuro fallirà (tradimenti, separazioni, divorzi).
Con uno scenario così carico di negatività ha senso impegnarsi?
La via più facile diventa quella di “sognare in piccolo”, pensando, quindi, solo alla soddisfazione immediata (l’acquisto di oggetti o i viaggi). Ciononostante, molti ragazzi credono ancora in un futuro, dove l’impegno e il sacrificio portano a dei frutti più veri e duraturi (un lavoro gratificante, delle amicizie vere, il ragazzo e la ragazza ideale, l’amore, il matrimonio, la famiglia, …). È importante, quindi, dare prospettive positive (facendo vedere anche quanti ce l’hanno fatta) e educare all’impegno e al sacrificio (per es. con il risparmio, il volontariato, i lavoretti occasionali o estivi), per saper dare sempre il giusto peso e valore a ogni cosa.
È importante abituare i ragazzi a una sana gestione emotiva del futuro, in modo che l’ansia, la paura, la noia, la tristezza, l’impazienza non prevalgano, dando vita a varie forme di fuga (tanto non c’è nulla per cui valga la pena di impegnarsi).
L’eccitazione, l’attesa, la pazienza, la libertà, l’autonomia, il piacere, l’avventura, la scoperta, … sono aspetti emotivi che vanno coltivati per creare quella giusta energia che spinge in avanti.